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Sacchetti: “Tudor ha fatto rinascere il Verona. Ikoné crescerà, si vede che ha grandi doti”

Il doppio ex della partita di domenica tra Fiorentina ed Hellas Sacchetti: “Tudor ha fatto rinascere il Verona. Tanti sono stati rigenerati. Ikoné crescerà, si vede che ha grandi doti. Anche Sottil”

Parla così l’ex Hellas Verona e Fiorentina Luigi Sacchetti a Lady Radio: “La preoccupazione più grande che devono avere i viola è che il Verona gioca con la testa libera. Non ha più paura dopo aver raggiunto i 40 punti, gioca con spensieratezza, non credo voglia arrivare in Europa, quindi può fare male a tutti”.

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TUDOR. “Ha trovato un gruppo che ha voluto seguirlo in tutto. Tudor è riuscito a trasmettere un’idea di calcio positiva, facendo sentire tutti importanti, ripartendo dalle basi buone che aveva lasciato Juric. Si è visto che un sacco di calciatori Simeone, Caprari ed altri, sono tornati a giocare ad alti livelli, forse perché in precedenza non si sentivano valorizzati o importanti”.

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FIORENTINA. “Gli esterni sono fondamentali per il calcio di Italiano, ma soprattutto per gli assist piuttosto che per i gol, quindi direi che siamo in linea. Forse Saponara e Callejon sono più funzionali a tale idea di gioco.

Ho visto molto bene Ikoné, che è ancora giovane, ma ha ottime qualità soprattutto nel saltare l’uomo e nell’uno contro uno. Poi, sotto porta, è ancora un po’ acerbo. Si vede che deve crescere su questo aspetto. Viene da un calcio diverso, ha grosse potenzialità, fa bene Italiano a stimolarlo, ma penso che arriverà al gol e farà grandi cose”.

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SOTTIL. “Ha grandi qualità di corsa e dribbling, ma penso che debba ancora migliorare, come quando va sul fondo a crossare, sa farlo sia col destro che col sinistro, ha grande velocità, ma deve crescere nella qualità dei suggerimenti e nel tiro in porta.

Si vede che è forte, ma deve ancora fare un salto in avanti. A vederlo giocare mi sembra che possa diventare un calciatore molto importante, ma gli manca ancora un pizzico di qualità”. FINALI DI GARA. “La squadra deve maturare.

Dopo anni di continui cambiamenti, ora c’è un allenatore davvero bravo, con cui si può iniziare un percorso. Magari, ecco, quando sei a 10 minuti dalla fine, la squadra deve imparare a gestire le situazioni e sapersi accontentare”.


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