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Repubblica - Pioli ritorna al Franchi, tra emozioni e una sfida ad alta tensione

Grande emozioni per il ritorno di Stefano Pioli sulla panchina del Franchi. Emozioni e voglia di regalare soddisfazioni

Sei anni, cinque mesi dopo l'ultima volta: è arrivato il momento del ritorno al Franchi, da tecnico della Fiorentina, di Stefano Pioli. Subito alla caccia del primo successo in campionato, nella prima gara casalinga dell’anno.

Quattro mesi dopo quel Fiorentina-Bologna terminato con una vittoria ma in mezzo alla contestazione della curva Fiesole. Così scrive La Repubblica. SFIDA AL NAPOLI. Dopo un’estate di lavori, il Franchi e Firenze riabbracciano la Fiorentina.

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Sfida al Napoli campione di Italia. Una sfida che mescola tante cose, tra ragione e sentimento, campo ed emozioni, ambizioni di alta classifica, quelle viola, e voglia di confermarsi ai vertici in Italia, per i partenopei. EMOZIONI.

Le emozioni sono quelle che proverà Stefano Pioli. In questi anni, da avversario ha sempre ricevuto da Firenze tanti applausi carichi di rispetto. Oggi ci farà ritorno, per la seconda volta, da allenatore della Fiorentina. Diede l'addio (a conti fatti, un arrivederci) sei anni fa, a margine di una sconfitta contro il Frosinone che scaturì un duro comunicato dei Della Valle in cui si mise in dubbio la sua professionalità, dando vita a una frattura insanabile che portò alle dimissioni.

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Dopo tutto questo tempo, la voglia di riabbracciare il pubblico di Firenze da allenatore viola non è scemata di un millimetro. Anzi: "Avrò tanta emozione perché tornerò a giocare a Firenze, davanti ai nostri tifosi", ha esordito il tecnico in conferenza stampa, andando poi su quella che sarà una gara particolare, dove conteranno in primis i dettagli, la capacità di comunicare in fase difensiva quando attaccheranno gli uomini di Conte, ma anche la voglia di attaccare e sfruttare lo stato di forma di Kean e Dzeko.

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LE PAROLE. "Sarà una bella sfida contro Antonio Conte, che è uno dei migliori in Europa - ha proseguito il tecnico emiliano - sia io che lui avremo preparato delle strategie, ma saranno i giocatori a fare la differenza, al pari delle giocate.

Il divario tra Fiorentina e Napoli lo dirà il campo, sia noi che loro abbiamo preparato questa gara con pochi allenamenti a disposizione, ma siamo pronti. Sarà una partita dove nella fase di non possesso palla sarà importante comunicare.

De Bruyne è un grande giocatore, spazia e occupa le posizioni in campo più importanti. Politano è diventato un giocatore fantastico. Dovremo fare una partita senza palla di alto livello, mentre davanti abbiamo le caratteristiche per mettere in difficoltà il Napoli, Dzeko e Kean sono tornati con il morale alto dalla Nazionale grazie ai gol che hanno segnato".

PRECEDENTI SFORTUNATI. Pioli ha battuto Conte una sola volta. L'anno scorso, la Fiorentina, pur mettendo al tappeto la maggior parte delle grandi, non ha racimolato nemmeno un punto contro il Napoli. Ma guai a parlare di vittoria svolta stagione, seppur i primi tre punti in Serie A rappresenterebbero un grande slancio in vista del futuro prossimo: "Il nostro campionato non parte stasera ma è già partito a Cagliari.

Sono concentrato solo sulla partita e la forza della mia rosa la dirà il campo. Tutti i pronostici che vengono fatti adesso non contano nulla, il direttore ha detto di voler vincere, sono con lui, ma dobbiamo dare il massimo e poi a fine anno tireremo le somme.

Abbiamo fatto un buon mercato, il club è stato bravo a consolidare una base forte della squadra, abbiamo riempito bene la rosa, forse avrei preferito avere uno o due giocatori in meno ma non per me, per i ragazzi che sapranno di avere meno spazio".

CORNICE. Ad accompagnare la Fiorentina ci saranno più di ventimila spettatori (trecento nel settore ospiti) e un Franchi vicino al sold out. Una cornice che sarà totalmente differente rispetto all’ultima volta, quattro mesi fa contro il Bologna, quando la Fiesole tuonò contro proprietà, dirigenza e allenatore chiedendo un cambio di passo e contestando i risultati ottenuti.

Oggi la curva sarà in prima linea a sostenere Pioli, considerato una garanzia di fiorentinità e i suoi giocatori. Il motto è il solito: maglia e squadra si sostengono sempre.


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