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Repubblica – Gli irriconoscibili. Fiorentina 'tradita' dai propri giocatori migliori

Tanti giocatori viola sono irriconoscibili. Fiorentina tradita dai propri calciatori migliori. Dodo e Gosens su tutti

Nel calcio, quando le cose non funzionano, capita che l’allenatore venga reputato il primo colpevole, ma togliere i calciatori dal banco degli imputati sarebbe sbagliato. Soprattutto se si è fatto le barricate per tenerli quei giocatori, spendendo molti soldi o rifiutandone tanti altri, scrive Repubblica.

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REGREDITI. Perché detto che i nuovi acquisti non stanno performando, è il rendimento di chi già c’era a lasciare ancora più basiti dato che hanno dimostrato di essere altro. Il club ha lottato per tenere Gosens e Dodo, per riscattare a suon di milioni Gudmundsson e Fagioli, per confermare e presto rinnovare Mandragora tanto per fare alcuni esempi.

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Cosa è successo al blocco squadra che doveva essere la base di partenza per un ciclo da parte alta della classifica, è il mistero dei misteri: i tifosi cercano risposte che nessuno al momento sembra avere ed il corto circuito viola permane.

Lasciando per un attimo le questioni relative a De Gea (anche a San Siro il migliore) e Kean (segna meno e non la passa mai, ma resta l’unico a combattere come lo scorso anno), è impressionante come molti interpreti del sesto posto siano regrediti.

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ALI. I due esterni sono stati giustamente a lungo considerati punti di forza indiscutibili, tanto da disegnare un sistema di gioco che ne esalti le caratteristiche. Il brasiliano sembra invece un corpo estraneo, depotenziato in ogni suo pregio tecnico e caratteriale mentre i difetti emergono straordinariamente nitidi.

Gosens la passata stagione era una forza della natura, primo attaccante (8 reti stagionali) e primo difensore, trascinante in ogni fase di gioco. Adesso arranca spento ed involuto, quasi arrugginito. Peraltro un affaticamento al flessore che lo sta facendo dannare da un po’ lo terrà fuori dalla sfida con il Lecce (e forse non solo).

GLI ALTRI. A metà campo il Mandragora collante della squadra con il fuoco dentro ha lasciato spazio ad un giocatore che imbottisce di errori la gara. Il vero Fagioli non si vede da tempo, avvolto in un nuovo calciatore sbiadito, anzi spento.

Per trattenere Gudmundsson sono stati necessari altri 13 milioni dopo i 6 abbondanti serviti per il primo prestito. Il risultato è tanto, troppo diverso da quanto prospettato o intravisto. Pensate poi alla difesa. Dove ci sono il capitano, Ranieri, un giocatore elegante e costato un occhio della testa, Pongracic, quel Pablo Mari che lo scorso anno aveva risolto il problema del centrale ed un giovane reputato talmente forte da tutto il pianeta calcio da veder volare cifre rasenti ai 40 milioni sulla propria testa.

Sono rimasti tutti, risultato? Fiorentina peggior retroguardia del campionato.


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