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Repubblica - Fiorentina, l'Europa League è possibile solo vincendo una coppa

La qualificazione alla seconda competizione europea tramite il campionato sembra già irraggiungibile. Resta la strada delle coppe

Fogli, calcoli, statistiche, proiezioni. Il tentativo aritmeticamente possibile di raggiungere l'obiettivo stagionale si scontra con la logica del presente. "Migliorare quanto fatto lo scorso anno". Questo il traguardo dichiarato ai nastri di partenza dalla Fiorentina.

Tradotto, significa arrivare in Europa League o fare più dei 65 punti accumulati la passata stagione. Possibile? Sì. Plausibile? Dura. A meno che l'Europa League non venga raggiunta in altro modo. Quale? Vincere una delle due Coppe dove la Fiorentina compete.

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Perché, vale la pena ricordarlo, sia alzare la Conference League che la Coppa Italia equivarrebbe a partecipare alla prossima Europa League. Così La Repubblica.

ESERCIZIO DI FEDE. Dopo un inizio di stagione come questo con 4 punti in otto gare di campionato, centrare l'obiettivo passando dalla Serie A è esercizio di massima fede calcistica.

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Nei quasi 100 anni di storia viola, una sola volta nelle prime otto giornate è stato fatto peggio. Correva l'anno 1977-78, i viola vennero guidati prima da Mazzone, poi da Mazzoni ed infine da Chiappella. All'ottava giornata era a quota tre punti.

Alla nona, però, arrivo il successo a Bologna. Quella Fiorentina si salvò soltanto grazie alla differenza reti con Genoa e Foggia. Tornando al presente, per superare quota 65 servirebbe un ruolino di marcia quasi irreale con una media superiore ai due punti a partita nelle 30 gare rimanenti.

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Un esempio? Diciannove vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte porterebbero la squadra viola a 66 punti, uno in più rispetto alla passata annata.

IMPRESA DIFFICILE. Guardando gli obiettivi e non i punti, l'Europa League potrebbe essere centrata anche con un risultato peggiore rispetto al 2024/25, dove per un caso non frequente il sesto posto non bastò.

Due anni fa la Lazio centrò la seconda competizione europea con 61 punti, grazie al posto europeo bonus conquistato con il ranking per nazioni. Nel 2022/23 così come nel 2021/22 sono serviti 63 punti alla Roma per un doppio sesto posto da Europa League, mentre nel 2020/21 (primo anno con la formula attuale delle tre Coppe), la Lazio ne dovette fare addirittura 68.

Quasi ogni calcolo porta comunque ad una media intorno ai due punti a gara che spiazza anche il più inguaribile degli ottimisti. Il calcio per fortuna è pieno di variabili e non solo numeri e statistiche. Perché quelli, di certo, non giocano a favore della Fiorentina.


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