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Repubblica – Assalto alla Conference, per vincerla. Undici del preliminare già provato e riprovato

La Fiorentina vuole vincere la Conference League. L'undici che giocherà il preliminare sembra già scritto nella testa di Pioli

Una formazione nella testa già definita, provata, apprezzata, sperimentata in diverse uscite e pronta ad alzare il sipario, tra una settimana esatta, sulla nuova stagione. Giovedì prossimo la Fiorentina debutterà ufficialmente in Conference League con il play off di andata e, in attesa di sapere con certezza se gli avversari saranno gli ucraini del Polissya — forti del 3- 0 ottenuto all’andata — o gli ungheresi del Paksi, stasera alle 20 — con diretta streaming sul sito ufficiale della Fiorentina — al Viola Park contro la Japan University Pioli avrà una nuova occasione per schierare la formazione con cui aprirà la sua prima avventura europea da tecnico viola giovedì prossimo, scrive La Repubblica.

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FORMAZIONE. Del tridente Dzeko- Kean- Gudmundsson si è parlato da inizio ritiro e anche i test inglesi, soprattutto quello con il Manchester United, hanno confermato che per determinate partite, soprattutto quelle in cui ci sarà da attaccare e fare la partita come giovedì prossimo, i tre possono coesistere, con Kean terminale offensivo, Gud e Dzeko chiamati a rifinire e a occuparsi anche dell’ultimo passaggio.

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E, se non ci saranno intoppi fisici nella prossima settimana di allenamento, toccherà proprio ai tre moschettieri cercare di mettere in discesa il doppio confronto nella gara di andata. Se Dzeko Kean e Gudmundsson rappresentano le certezze davanti, in mezzo al campo spazio a Dodo e Gosens sugli esterni e a Sohm e Fagioli in mezzo mentre dietro Comuzzo Pongracic e Ranieri sono avanti su Marì e Viti, davanti ovviamente a De Gea.

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TROFEO. Obiettivo chiaro: dare l’assalto al grande obiettivo stagionale, la Conference. Perché se è vero che il grande sogno resta la Champions, da raggiungere attraverso un campionato straordinario e con un livello più alto rispetto alle ultime stagioni, la terza coppa europea è la strada più semplice per riportare un trofeo a Firenze che manca da quasi venticinque anni.

Un’eternità, una sete di successo che Pioli ha compreso bene e ha fatto presente al gruppo fin da primo discorso del primo allenamento, trovando ampia sponda nella società vogliosa di festeggiare l’anno prossimo, nel 2026, il centenario del club con qualcosa di tangibile.

Per farlo servirà mantenere la concentrazione per tutto l’anno europeo ed evitare scivoloni pericolosi nel play off, più tortuoso della fase a gironi e di alcune partite a eliminazione diretta.


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