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Qui Inter: Sucic si candida per una maglia da titolare. Acerbi sarà l'anti-Kean

Le ultime sui dubbi di formazione che Christian Chivu sta provando a risolvere in vista della partita di domani sera contro la Fiorentina

Per rialzarsi dalla caduta dello Stadium e rimettersi a vincere - per sette partite di fila - Cristian Chivu aveva cambiato la sua Inter, ma senza esagerare. Tre avvicendamenti, di cui uno forzato (Pio Esposito per Lautaro, fuori uso ad Amsterdam).

Un mese e mezzo dopo, c'è aria da corsi e ricorsi: l'Inter si affaccia alla sfida di domani sera contro la Fiorentina con un titolarissimo da sostituire gioco forza, Mkhitaryan, e con la necessità di rinnovare le proprie energie.

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Non servono rivoluzioni, serve la vera Inter. Quella che a Napoli non si è quasi mai vista. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

CONTROSORPASSO. Serve trovare un vice Mkhitaryan all'altezza del compito. Mica facile, visto che l'armeno, da quando veste nerazzurro, un vero sostituto non lo ha mai avuto.

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Gestione Chivu compresa: l'alternanza del vecchio Micki col giovane Sucic è stata studiata, pianificata e pure messa in atto, ma all'armeno di fatto il tecnico nerazzurro ha sempre riservato un posto in prima fila nelle serate di gala, dalla Juve alla Roma fino al Napoli.

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Proprio al Maradona, però, qualcosa è cambiato nelle gerarchie. Quando Mkhitaryan ha alzato bandiera bianca, è stato Zielinski a subentrare. Non Sucic, entrato nell'ultimo quarto d'ora di partita. La scelta di Chivu, arrivata dopo la notte da titolare del polacco a Bruxelles, è indicativa ma non decisiva in vista di domani sera.

Anche perché l'impatto di Sucic al Maradona è stato senz'altro migliore di quello di Zielinski. E allora occhio al controsorpasso. Il croato aveva scoperto la sua Inter proprio a San Siro contro la Fiorentina, da spettatore. Era il 10 febbraio scorso, Petar aveva appena firmato, si accomodò in tribuna a guardare i futuri compagni per poi chiudere la stagione nella sua Dinamo Zagabria.

Domani, proprio contro i viola, potrebbe riprendersi un posto da titolare nel terzetto di centrocampo.

ANTI-KEAN. A cambiare, poi, potrebbe essere un altro pezzo della catena di sinistra: si scalda Carlos Augusto, rimasto in panchina per 90 minuti a Napoli.

A lasciargli il posto sarà uno tra Dimarco e Bastoni. Acerbi, invece, è destinato a resistere al centro della difesa: a Napoli ha sofferto anche per la mancanza di un riferimento nel cuore della propria area, ma Kean non è Neres.

È, semmai, materiale per il centralone dell'ultimo scudetto, che proprio nell'ultimo faccia a faccia con il centravanti della Nazionale si era esaltato, cancellandolo dal campo. Nei duelli corpo a corpo il numero uno dei buttafuori interisti resta sempre lui, e Chivu ne tiene conto.


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