Quella foga eccessiva per colmare l'assenza di Vlahovic. Ma la Lazio è andata a nozze

Tanta voglia, anche troppa nel pressare alto e lasciare voragini ai contropiedi dei biancocelesti. Ora serve più solidità

Dall’identità alla ricerca di qualcos’altro, magari lampi di coraggio, ma tutto ciò non ha coperto le fragilità di una Fiorentina diversa rispetto alle sue versioni migliori e anche medie: troppe distrazioni e troppa anche l’incoscienza per non capire che la Lazio, alla distanza, avrebbe banchettato negli spazi.

Così scrive La Nazione. FOGA. Per convincersi che qualcosa non si sia rotto dopo il tempestoso finale del calciomercato, la Fiorentina ha dunque affrontato la partita con una foga superiore alle capacità di reggere il ritmo. Un’esibizione di aggressività vana che la Lazio ha smontato alla distanza.

Mai vista la Fiorentina così tenacemente alta e aggressiva, al punto da organizzare nel primo tempo pressing perfino nell’area piccola della Lazio. Sembrava quasi che ieri la Lazio avesse inventato il contropiede. DOPO-VLAHOVIC.

Volendo psicanalizzare un atteggiamento così inutilmente spavaldo, sembrava che la squadra volesse esorcizzare l’assenza di Vlahovic. Ora calma e sangue freddo, giovedì ci sarà l’Atalanta in Coppa: meno foga, più concretezza.

Perché senza Vlahovic sarà più dura e anche il modulo di gioco dovrà essere aggiustato (parecchio).