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Quanto sposterebbe entrare in Europa...Torreira-Odriozola, investimenti per dare continuità. Arriva la gara col Napoli, c’è voglia di impresa

Un ingresso in Europa spalancherebbe le porte ad un futuro del tutto nuovo per la Fiorentina. Ripartire con Odriozola e Torreira sarebbe un bel segnale. Col Napoli c'è voglia di impresa

Entrare in Europa aprirebbe un mondo tutto nuovo per la Fiorentina, sia per l’immediato che per il prossimo futuro. Fin qui, infatti, Commisso si è trovato a dover gestire due annate complicate, con più di un giocatore che ha puntato i piedi per andare altrove anche in virtù di un trend che vedeva la Fiorentina in zone medio-basse della classifica.

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Ma con una squadra che centra l’Europa come re-agirebbe il patron viola? Aumenterebbero i ricavi, si amplierebbero le vetrine per club e calciatori, crescerebbe l’appeal della Fiorentina, il tutto nella stagione sportiva in cui il Viola Park andrà verso l’inaugurazione.

CRESCITA. Se attorno alle parole di Ikoné potrebbe esserci stato più di qualche misunderstanding legato alla traduzione, è altrettanto vero che la Fiorentina degli ultimi anni è un club intermedio. Può far male sentirselo dire, ma tant’è.

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Si percepisce, tuttavia, la voglia di provare a rientrare nel novero delle sei-sette squadre che comandano in Italia, come la storia imporrebbe alla Fiorentina e a Firenze. Entrarci già adesso, ripensando al punto di partenza con cui era iniziata la stagione e si era conclusa quella precedente, potrebbe dare ulteriore spinta al percorso di crescita.

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La Fiorentina di quest’anno, infatti, sta facendo ciò che Hellas Verona e Sassuolo hanno fatto nelle ultime due stagioni sportive. Sia i gialloblu che i neroverdi, però, nel momento in cui avevano la possibilità di migliorarsi ancora hanno preferito non farlo, restando agli stessi livelli.

Sarà questa l’estate in cui si potrà ‘misurare la febbre’ alla proprietà, sia in caso di raggiungimento dell’Europa che in caso di mancato accesso almeno alla Conference League. MATTONCINI. Quanto sposterebbe arrivare in Europa o meno lo si inizia a capire sentendo parlare calciatori, agenti degli stessi e addetti ai lavori.

Lo lasciò intendere Igor qualche giorno fa, lo ha ribadito il suo agente, lo disse Odriozola e lo lasciano intendere i rumors che riguardano calciatori in forza alla Fiorentina che però hanno interessamenti di altri club. Raggiungere l’Europa potrebbe indurre Milenkovic a pensarci due volte prima di lasciare Firenze, magari allungando il contratto in scadenza tra un anno, potrebbe favorire l’acquisto a titolo definitivo di Odriozola dal Real Madrid e di rafforzare la posizione della Fiorentina in sede di trattative.

Igor, ad esempio, ha sempre più estimatori, mentre l’approdo diVincenzo Italiano nella scuderia di Fali Ramadani lascia pensare che attorno al tecnico viola inizino ad aumentare gli osservatori. Poco male, visto che l’ex Spezia è legato ancora per un anno con opzione per un altro alla Fiorentina, ma è chiaro che le ambizioni di uno degli allenatori emergenti più apprezzati sulla scena e del club viola debbano andare di pari passo.

Anche per questo sarebbe fondamentale ripartire la prossima stagione con Torreira e Odriozola di proprietà. Per prendere l’uruguaiano servono 15 milioni, per lo spagnolo il Real ne chiede quasi 20. Sarebbero tanti soldi, soprattutto per l’esterno basco, ma rappresenterebbero un segnale importante, un messaggio di continuità anche per lo stesso allenatore.

GARANZIA. E’ sotto gli occhi di tutti quanto il lavoro di Italiano abbia fatto, stia facendo e farà la differenza nel percorso di crescita di questa Fiorentina, sia per quanto riguarda il singolo elemento che il rendimento collettivo, con meccanismi provati e riprovati fino all’esasperazione alla ricerca della perfezione.

Ripartire con chi ha già lavorato, e bene, con lui, potrebbe essere un ottimo punto di partenza e una garanzia che c’è voglia ulteriore di crescita, con mattoncini da confermare e una rosa ulteriormente da puntellare, facendo ciò che, come da esempio sopra citato, non hanno fatto Sassuolo ed Hellas, ma che ha fatto con costanza l’Atalanta, andando a fare investimenti mirati e dando continuità ad un percorso  che ha portato i bergamaschi a fare ciò che ha fatto la Fiorentina a fasi alterne con Prandelli e Montella nell’era Della Valle.

NAPOLI. Intanto si avvicina la gara col Napoli. Entrare in Europa, come detto, potrebbe spostare molto nell’immediato futuro della Fiorentina. Senza ossessioni, perché non era stato messo in preventivo un exploit del genere a inizio stagione, ma con la presa di coscienza che il traguardo non è impossibile.

Oltre ad una semifinale di ritorno di Coppa Italia ancora aperta. Poiché i punti, adesso più che in altri frangenti di stagione, possono avere un peso differente, riuscire ad uscire con un risultato utile dalla gara del ‘Maradona’ potrebbe alimentare ulteriormente l’entusiasmo sia fuori che dentro lo spogliatoio viola.

Il calendario, infatti, mette difronte ai ragazzi di Italiano Venezia, Salernitana e Udinese nel trittico successivo alla partita col Napoli, e la maturità evidenziata da questa Fiorentina nelle ultime uscite lascia ben sperare.

L’assenza di Torreira per squalifica e quella di Bonaventura pesano, mentre è ancora incerto il rientro di Odriozola. Davanti è ballottaggio aperto tra Piatek e Cabral, entrambi sotto osservazione in questo finale di stagione.

Soprattutto il brasiliano, che avrebbe bisogno di giocare con continuità come accadde con Vlahovic quando Prandelli gli affidò la maglia da titolare. Ma i punti, come detto, adesso contano di più. Anzi, sono fondamentali. Per questo c’è poco margine per fare esperimenti.

Le valutazioni che farà Italiano si baseranno sul lavoro settimanale e sulla tipologia di partita che vorrà interpretare, anche in base all’avversario di turno, piuttosto che sul pensare che un calciatore sia di proprietà e l’altro no.


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