Primavera da record, decisiva la mano di Aquilani. Vittoria con sacrificio e coraggio

Quarta Coppa Italia consecutiva per la Fiorentina, con tanti 2004 in campo rispetto ai 2002 dell'Atalanta: giovani e coraggiosi, gran successo

Il sigillo sulla quarta Coppa Italia consecutiva è arrivato nel momento più bello, quando ormai i temi supplementari erano a un passo. Contropiede fulminante dalla sinistra di Distefano, mischia in area dell’Atalanta e Corradini che, con astuzia, ha spinto in rete sul primo palo trovando la sua decima rete stagionale, la più importante: apoteosi al 93’ e tutta la laguna si è tinta di viola.

Così scrive La Nazione. POKER. Non sembra volersi fermare più la Fiorentina Primavera, che ha superato 1-0 i nerazzurri a Venezia e ha conquistato anche l’edizione ’21/22 del trofeo nazionale, stabilendo così un record (nessuna squadra aveva mai centrato un poker di vittorie di fila) e salendo a quota sette Coppe nel torneo, dietro solo al Torino che è primo con otto.

LA MANO DI AQUILANI. Una vittoria, quella dei viola, figlia sia del sacrificio - mancavano sia Bianco, a cui è stato dedicato il gol vittoria, che Andonov - che dell’inventiva di Aquilani, il quale dopo una prima fase di gara di sofferenza (due gli interventi miracolosi di Fogli, all’8’ e al 23’, su conclusioni di Sidibe) ha ribaltato la partita togliendo Agostinelli e inserendo Neri: scelta tattica più che vincente visto che Corradini, spostato avanti, ha iniziato a dare subito filo da torcere fino poi al gol alla Dea, che era scesa in campo con quattro giocatori del 2002 a dispetto dei tanti 2004 schierati dalla Fiorentina.