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Pradè e i toni alti verso squadra e allenatore. Ma Palladino allontana le tensioni

Il direttore sportivo si è spesso espresso con parole forti dopo sconfitte inattese, il tecnico smentisce qualsiasi frattura

Le scorie dopo una sconfitta e la nuova ricerca della continuità. La settimana che ha fatto seguito al ko interno contro il Como ha agitato l’ambiente viola. Una prestazione che ha cancellato in un solo colpo quanto di positivo Palladino e la sua Fiorentina erano riusciti a ricostruire dopo il periodo di smarrimento e crisi di rendimento.

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Così scrive La Repubblica. INFILZATE. Le tre vittorie di fila, il culmine del trionfo contro l’Inter e poi quel tonfo al Franchi contro una squadra organizzata (quella di Fabregas) che aveva spinto il tecnico viola a parlare di «giornata storta» mentre il direttore sportivo Daniele Pradè aveva reagito così: «Spero solo che sia un incidente di percorso, abbiamo giocato soltanto sette minuti del primo tempo.

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La cosa che non vogliamo assolutamente fare è un campionato anonimo. Siamo ambiziosi, anche il mercato lo ha dimostrato». Non è certo la prima volta, in questa stagione, che Pradè tiene alti i toni dopo una sconfitta. Era accaduto dopo l’Udinese, nei giorni che seguirono il malore di Bove («Dobbiamo ritrovare la nostra umiltà, la nostra strada e la nostra voglia di giocare») ma anche dopo il netto tre a zero incassato dal Napoli capolista a inizio gennaio («Oggi mi è sembrato un nostro suicidio») e infine dopo l’inatteso scivolone con il Monza ultimo in classifica («Siamo incazzati.

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Chi ha mal di pancia ce lo dica chiaramente e troveremo una soluzione. Abbiamo perso umiltà e identità. È il momento di cambiare regime, mentalità e approccio. Si arriva la mattina e si esce la sera tardi. Da qui in avanti valuteremo tutto con attenzione»). Dichiarazioni forti, indirizzate alla squadra ma indirettamente all’ambiente per palesare il malumore del club per alcuni risultati che hanno condizionato la corsa ai piani nobili della classifica.

Anche perché, come esternato dal ds domenica scorsa, il mercato di gennaio secondo la società ha confermato tutti i buoni propositi per non ritrovarsi un altro anno a lottare tra il piazzamento Conference e la mediocrità. NESSUNA FRATTURA.

«Smentisco categoricamente che ci siano tensioni tra me e Pradè, parlo anche a nome della società — ha tagliato corto Palladino —. Tra me e il direttore, e ovviamente con la società, c’è un grande rapporto di stima, unione e dialogo.

Massima sintonia con loro e massimo rapporto. Queste voci che escono mi danno anche fastidio perché sono false e infondate». Nessuna frattura, insomma. Palladino avverte l’importanza di guidare la sua squadra verso obiettivi ambiziosi e ancora una volta, così come accaduto col Como, si mette davanti a tutti a protezione dei suoi ragazzi.


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