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Polverosi su CorSport. "Fiorentina, occorre arginare i due fenomeni azzurri"

I viola se la vedranno con due giocatori di primo livello, che agiranno in una zona del campo simile. Serve una prestazione difensiva perfetta

Il Napoli è la squadra più forte della Serie A. Ha qualità diffuse in ogni zona del campo, ma ce n’è una, quella di sinistra e centrosinistra, che unisce il meglio su tre piani: la tecnica, la tattica e la capacità offensiva.

È questa la zolla di campo calcata da Scott McTominay e Kevin De Bruyne, due fuoriclasse in grado di garantire gol, giocate, forza fisica, dinamismo, inserimenti e, dentro tutto questo, hanno già raggiunto un’intesa personale scambiandosi spesso la posizione.

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Una volta va lo scozzese sulla fascia, la volta dopo il belga. McTominay può salire in attacco, De Bruyne gli sta dietro e nell’azione successiva avviene il contrario. Pioli si è raccomandato: "Dovremo essere bravi a giocare senza palla".

Non bravi, bravissimi, soprattutto su quel lato. Così scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport - Stadio. CATENA DI DESTRA. La Fiorentina finora si è sempre schierata a tre in difesa. E, stando alle parole dell’allenatore, dovrebbe portare avanti questa linea.

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Sul centrodestra gioca Comuzzo. Davanti a lui, come esterno di destra a tutta fascia, c’è Dodo che, al proprio fianco, come interno di centrocampo, dovrebbe avere Mandragora. Per arginare il più possibile i due fantastici centrocampisti di Conte, i tre viola dovranno essere perfetti nei tempi di uscita e di intervento.

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ACCORGIMENTI TATTICI. Se Comuzzo va su McTominay, Dodo e/o Mandragora dovranno occuparsi di De Bruyne, e poi il contrario. Certo, anche la difesa del Napoli sarà impegnata in un lavoro simile: Dodo crea tanti grattacapi agli avversari quando si sgancia in avanti.

Ma stavolta la superiorità tecnica è dalla parte del Napoli: occorrerà il massimo dell’attenzione nella retroguardia viola. Basta un mezzo secondo di ritardo nella chiusura, nel contrasto o nelle marcatura e quei due lasciano il segno.

Non sarà facile nemmeno per Ranieri, Gosens e Fagioli contenere Politano e Anguissa, ma su quel lato i meccanismi del Napoli sono differenti. L’idea di Pioli è poi quella di dare Lobotka in consegna a un trequartista dinamico.

A Cagliari era stato Ndour a marcare Prati, il regista dei sardi, a Torino è toccato a Gudmundsson giocare su Asllani, stavolta la scelta potrebbe ricadere su Fazzini, considerato dal tecnico viola un giocatore capace di unire centrocampo e attacco.


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