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Piatek vuole far sognare Firenze e vuole scacciare il ricordo di Vlahovic

Il polacco ha già segnato tre gol con la maglia viola: l'obiettivo è far dimenticare l'attaccante passato alla Juve

Piatek, Piatek, Piatek. Tre gol in 219 minuti, un centro ogni 73’ e la voglia matta di far sognare Firenze. Il “Pistolero” sta cercando in ogni modo di scacciare l’incubo Vlahovic e di trasformarlo in un ricordo lontano. Difficile, ma non impossibile come sta dimostrando con i fatti.

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Da quando è in viola l’attaccante polacco ha già fatto tre centri. Più di quanti il serbo ne abbia messi a segno in bianconero e cioè due in 180’ con la media di uno ogni novanta minuti giocati. In amore non sempre “chiodo schiaccia chiodo”.

Ma su un campo di calcio il proverbio può funzionare. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio. Quindi se da una parte è impossibile fare paragoni, dall’altra è confortante per i tifosi sapere che la Fiorentina ha pescato un centravanti capace di far male alle difese avversarie.

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Perfino su terreni difficili come quello di Bergamo. Adesso serve la continuità. E la speranza che il polacco non si fermi più. Magari in alleanza con Cabral, un altro che di reti dovrebbe intendersi.

ONE TO ONE

Ora Firenze aspetta il faccia a faccia con Vlahovic. Doveva teoricamente attendere l’ultima giornata di campionato in programma il 22 maggio e invece, grazie all’impresa contro la Dea, può anticipare il confronto al 2 marzo nella semifinale di andata di Coppa Italia.

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Sarà una serata da brividi e adrenalina. Con Piatek che sogna già un’altra rete nella competizione in cui in carriera ha segnato più di tutti, ovvero 12 reti in 9 partite. Nel frattempo c’è da trovare il primo centro in campionato.

E da pensare allo Spezia in trasferta lunedì sera. Quando mancheranno a centrocampo Bonaventura e Torreira per squalifica. Mentre per la sfida di coppa Italia contro la Juventus sarà assente in difesa Martinez Quarta per lo stesso motivo, dal momento che è stato espulso al Gewiss Stadium giovedì sera.

Mancano ancora diciotto giorni a quel 2 marzo, ma la grande sfida per Firenze sembra già alle porte.


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