Piatek sbaglia e segna: pistola carica anche in campionato. Ora è lui il titolare

Il polacco era arrivato come riserva di Vlahovic e sembrava mettersi alle spalle di Cabral, ma ha ribaltato le gerarchie. Quattro gol in cinque gare in viola

Lo aveva detto, nel giorno della sua presentazione. E alle parole sono seguiti i fatti. Piatek è arrivato, ha preso la mira e si è preso la Fiorentina. «Le pistole sono cariche — disse — e non vedo l’ora di sparare anche con questa maglia».

E pazienza se nessuno, al momento del suo acquisto, pensava che potesse diventare il centravanti titolare. Perché c’era Vlahovic prima e perché, una volta ceduto il serbo, la società ha deciso di investire (circa) 15 milioni di euro per Arthur Cabral.

Il suo destino insomma, sembrava quello della riserva di lusso. E invece Piatek ci ha messo pochissimo a ribaltare le gerarchie, scrive il Corriere Fiorentino. TITOLARE. «È più avanti di Cabral e chi segna una doppietta merita la conferma», aveva spiegato Italiano.

Oggi il polacco è il titolare e il brasiliano l’alternativa. Del resto, da quando è arrivato, non ha sbagliato (quasi) niente. Il gol all'esordio a Napoli e le reti tra Atalanta e Spezia. Una settimana da sogno, la sua. Tre gol e due vittorie in pochi giorni.

Non segnava in Serie A da 799 giorni, un rigore con il Milan. Ieri ha sbagliato proprio dal dischetto (il primo errore in Serie A, dopo 5 su 5 tra rossoneri e Genoa), poi si è rifatto con il gol del vantaggio. RISCATTO. Non saranno ancora abbastanza per far dimenticare Vlahovic insomma, ma questi 4 gol in appena 5 presenze di certo sono un buon inizio per convincere la società a spendere quei 15 milioni che servono per riscattarlo dall’Herta Berlino.

Quella è la sua missione. Sparare ancora. Per sé stesso e per spingere la Fiorentina verso l’Europa.