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Piatek e Cabral, gioco di squadra (che funziona) per non far rimpiangere Vlahovic

Il polacco ha retto il colpo, il brasiliano si è sbloccato a Reggio Emilia ed ha fornito l'assist a La Spezia

Fin qui, hanno fatto gioco di squadra. Sì, perché sia Piatek che Cabral hanno reso meno amaro l’addio di Vlahovic. Pur essendo partito il capocannoniere della Serie A, loro hanno continuato a macinare gioco, scrive stamani La Nazione.

E’ vero, all’inizio c’è stata una sorta di “scossa d’assestamento” coincisa col ko contro la Lazio, poi i due hanno cominciato ad accendersi. Nelle ultime 4 partite disputate dalla Fiorentina, tra Coppa Italia e Campionato, hanno segnato 5 dei 7 gol complessivi realizzati dalla Fiorentina.

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A dire il vero avrebbero potuto essere anche 6, se il polacco non avesse sbagliato il rigore a Spezia (quello con l’Atalanta, l’ha ribadito in rete). E’ stato lui il primo a cominciare, con la doppietta a Bergamo, nel quarto di finale di Coppa, così come ha poi continuato a La Spezia, lasciando il proprio nome sul tabellino.

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Al Picco, però, grande merito va anche a Cabral, entrato al posto dell’ex Genoa e capace di inventarsi l’assist per il 2-1 di Amrabat. Al Franchi, sempre contro l’Atalanta, con l’unico tiro in porta della sua partita, Piatek ha poi portato a casa i 3 punti.

Peccato solo che la prima rete di Cabral, decisivo fino a quel momento pur essendo entrato a partita in corso, sia coincisa con il ko finale col Sassuolo.

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