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Palladino e Motta al bivio: si giocano Europa e futuro. La permanenza non è scontata per entrambi

Entrambi devono vincere per consolidare le rispettive posizione e puntare agli obiettivi europei. In ballo il futuro

Stasera, quando si ritroveranno a bordo campo uno accanto all’altro, s’abbracceranno come è già successo altre volte, e poi magari per un istante ripenseranno a quella stagione condivisa al Genoa, nel 2008-09, con Gasperini. L’amarcord durerà poco, perché per Raffaele Palladino e Thiago Motta c’è in ballo il futuro, che dipende da un piazzamento in Europa.

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Per la Juventus conta solo quella più importante, la Champions League, che se il campionato finisse oggi sarebbe garantita dal quarto posto occupato attualmente, ma che va difeso in ogni modo da una moltitudine di pretendenti.

La Fiorentina invece, fresca di qualificazione ai quarti di Conference League, è scivolata momentaneamente al nono posto, scavalcata dal Milan, e fuori da tutto. Ecco perché la sfida del Franchi, che non è mai una partita banale per l’atavica rivalità tra i due club, conta per tutti e due e nessuno può permettersi di sbagliare.

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Così scrive La Gazzetta dello Sport. IN DIFESA. Motta arriva a Firenze dopo la settimana forse più difficile (anche se nell’ultimo periodo ne ha vissute diverse) per colpa del 4-0 subito in casa contro l’Atalanta che ha scatenato la rabbia di tutto l’ambiente bianconero, mettendo in discussione la sua panchina:«La priorità non è il mio futuro ma la squadra — ha spiegato Thiago con la solita serafica calma apparente, mettendo in stand by le voci di un possibile divorzio a fine stagione nonostante un contratto triennale —.

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Sento la fiducia totale della società». Sostegno manifestato da John Elkann, che a inizio settimana si è fatto sentire con un messaggio (non scontato) di vicinanza e incoraggiamento. A Firenze serve un successo per tenersi alle spalle la Lazio (che è a -1) e tutte le altre (Bologna, Milan e Roma) compresa la Fiorentina, che è a -7 dalla zona Champions, e per dimostrare che squadra e allenatore si muovono nella stessa direzione.

Motta verrà valutato in base ai risultati (il quarto posto, ultimo obiettivo rimasto, è indispensabile) e anche per come li raggiungerà, perché un progetto per poter andare avanti ha bisogno di basi solide su cui appoggiarsi.

Un’altra figuraccia potrebbe costargli il posto fin da subito, anche se alla Continassa sono poco avvezzi a cambiare timoniere a stagione in corso. GIUSTIZIERE. Palladino ha un passato in bianco e nero (ha giocato nelle giovanili e poi 2 stagioni in prima squadra, dal 2006 al 2008, prima di passare al Genoa) e una rotta da invertire: con 5 sconfitte nelle ultime 6 tra campionato e Conference è finito nel mirino e come Thiago non è sicuro del posto per il futuro.

I precedenti però giocano a suo favore: ha battuto la Signora due volte col Monza, la prima al debutto in Serie A. Lui e Motta stasera hanno un solo obiettivo: vincere.


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