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Palladino e il 3-5-2, andata e ritorno. Ora è il modulo perfetto per questa Fiorentina

Il tecnico campano era partito con la difesa a tre, ma era stato costretto a cambiare. Con il 3-5-2 nuova svolta

I sistemi (di gioco) fanno giri immensi (un girone) e poi ritornano, per la soddisfazione di Palladino che dal 3-5-2 aveva iniziato(3-4-2-1 per l’esattezza, portato dietro da Monza) e al 3-5-2 si affida adesso per concretizzare gli obiettivi della Fiorentina in Italia e in Europa.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. DEFINITIVO. Con una differenza:allora il sistema non era adatto un po’ per l’assemblaggio da fare e un po’ per le caratteristiche dei calciatori, ma ci sono voluti tempo e alcuni punti persi per cambiare e spostarsi sul 4-2-3-1, ottimo fino a dicembre e alla nuova rivoluzione del mercato invernale che ha richiesto un’altra strambata.

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E allora, non al volo e non senza pagare ancora dazio in classifica, 3-5-2 è stato: stavolta definitivo. OK, IL SISTEMA È GIUSTO. Chi ieri non andava bene per la difesa a tre (Pongracic tanto per non fare nomi), adesso ne è essenziale tanto da aver costretto in panchina chi come Comuzzo è stato caposaldo da agosto a gennaio.

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Pablo Marí, presa confidenza con il gruppo e ritrovata la forma atletica ideale, è il riferimento perfetto là dietro. Il centrocampo finalmente a tre (ma tre mediani veri) garantisce sostanza, qualità, corsa e costruzione, specie se la crescita di Cataldi e soprattutto di Mandragora (periodo al massimo livello quello attuale per il campano nelle sue tre stagioni di Firenze e a quasi 28 anni nel pieno della maturità) è stata valorizzata da un innesto di super qualità come Fagioli.

Gosens in questo sistema ha un rendimento che pochissimi hanno. Alla Fiorentina sono sparite le ali (Sottil e Ikoné) ed è spuntato finalmente l’attaccante che completasse Kean, che già si completava da solo, e che si esaltasse in quella posizione.

Gudmundsson, ovviamente. Insomma, la Fiorentina sotto il segno del 3-5-2 è quella che andrà a caccia di un posto per l’Europa 2025-26 e proverà a prendersi la Conference.


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