×

PAGELLE VI.IT - Torreira goleador, bene Nico-Castro. Terracciano provvidenziale

Gran bella prestazione della Fiorentina, che rischia anche nel finale ma si porta a casa un punto prezioso da San Siro. Ikonè spreca nel finale

Terracciano: 7. A San Siro torna 'San Pietro', grande protagonista con tanti interventi importanti. Al 37' una gran parata in uscita su Dzeko, poi bravo anche su Vidal ad inizio ripresa. Attento due volte su Perisic a cavallo del gol di Dumfries, poi per poco non fa la 'frittata' su Dzeko, ma è reattivo a rimediare.

sponsored

Così come sul retropassaggio insidioso di Biraghi nel finale. Venuti: 5,5. Perisic è decisamente un brutto cliente da quella parte, non sempre riesce a contenerlo (specie nella ripresa, quando parte anche il cross per il pareggio).

Spinge poco in avanti, si salva al consulto del Var dopo che Chiffi aveva fischiato rigore sul contatto con Lautaro. Milenkovic: 6,5. Ammonito nel primo tempo per fallo su Lautaro, qualche sbavatura con il compagno di reparto ma alla fine contiene bene gli attaccanti nerazzurri.

sponsored

Bravo soprattutto a gestire il giallo non rischiando negli interventi. (dal 90' Quarta: sv)Igor: 6,5. A volte lascia spazi per il suo pressing alto sugli avversari, ma alla lunga esce vincitore dai duelli diretti con un'altra ottima prova.

Biraghi: 5,5. Mura Dumfries in avvio, non riesce invece a deviare la palla che arriva a Dzeko per la più grossa occasione nerazzurra del primo tempo. Si fa attrarre dalla palla sul gol di Dumfries, anche se c'è la compartecipazione di Duncan.

sponsored

Salva d'istinto sul tiro di Sanchez nel finale. Castrovilli: 6,5. Torna ad accendersi a San Siro, tante buone giocate in mezzo al campo tra cui l'imbucata che porta al gol di Torreira. Bravo anche in fase di non possesso con generosità.

Torreira: 7,5. Ci ha preso gusto, quarto gol in campionato, il secondo di fila. Purtroppo la gioia dura pochi minuti, ma il suo inserimento vincente premia una volta di più il tempismo a tutto campo dell'uruguaiano. Geometrie, 'garra' e una presenza sempre fondamentale per la Fiorentina.

Gioca anche senza un dente senza battere ciglio: cuore viola. Duncan: 6. Con Biraghi ha responsabilità sul gol di Dumfries, però nella sua prova c'è anche molto altro. Qualità e rischio della giocata, muscoli in interdizione: non molla mai e alla fine si riscatta dall'errore soprattutto con un paio di aperture molto belle.

Gonzalez: 6,5. Si presenta subito con un tiro respinto da Handanovic, poi viene murato dalla difesa al 21'. Inizia la ripresa invece con un errore in disimpegno difensivo che poteva costare caro, ma poco dopo è lui a confezionare l'assist per Torreira: una giocata di forza e caparbietà che vale parecchio.

Alla distanza però cala anche fisicamente e perde qualche duello in velocità. (dal 90' Callejon: sv)Piatek: 5,5. Si sbatte a tutto campo, anche se non è certo la sua miglior caratteristica. Con Skriniar attaccato alle calcagna tocca pochi palloni: qualche buona apertura ma nessun tiro in porta.

(dal 90' Arthur Cabral: sv)Saponara: 6. Molto attivo in avvio, con anche un tiro da fuori parato da Handanovic. Poi però alla distanza si vede molto meno, pagando anche i ritmi alti del match. (dal 74' Ikonè: 6. Sufficienza di fiducia, perché quella giocata in campo aperto fa intendere ancora una volta tutte le sue qualità.

Poi però pecca sul tiro, di destro (oltre che sulla giocata successiva, perché poteva essere più lucido e servire un compagno), che lascia l'amaro in bocca soprattutto a mister Italiano, che infatti a fine gara va a dirgli qualcosa a proposito.

Peccato) All. Italiano: 7. Una partita aperta che alla fine la Fiorentina poteva perdere (vedi tiro di Sanchez deviato da Biraghi in extremis) o vincere (vedi occasione di Ikonè), arriva un pareggio che senz'altro può lasciare soddisfatti anche e soprattutto per l'ottima prova in larghi tratti di gara dei viola.

Primo tempo di spessore della squadra, con l'Inter che non riesce spesso a reagire. Nella ripresa la Fiorentina si allunga per la grande voglia di vincere la partita, senza però sbandare. Portare comunque a casa un punto in una partita così può rappresentare un altro step di crescita.


Lascia un commento