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PAGELLE VI.IT - Ranieri bomber di Conference, Christensen salva. Bravo Kouame, ma steccano in tanti

La Fiorentina pareggia a Budapest contro il Ferencvaros e centra il 1° posto nel girone. Male Ikoné, Brekalo e non solo

Christensen: 7. Ancora protagonista il portiere danese, soprattutto alla mezz'ora del primo tempo con una super doppia parata prima su Katona e poi su Civic. Battuto dal tocco sottomisura di Zachariassen, bravo poi su Katona al 63'.

Kayode: 5,5. Dalla sua parte c'è il giocatore più insidioso del Ferencvaros, Marquinhos, che più volte soprattutto nei primi 60-70 minuti gli crea problemi. Bravo in avvio con la discesa e il cross per Brekalo, non benissimo invece in occasione del gol ungherese.

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Milenkovic: 6,5. Gioca da capitano, in difesa va di fisico su Varga, davanti sfiora il gol ad inizio ripresa e poi sponda di testa per la rete del pari di Ranieri. Ranieri: 7. Dietro sempre aggressivo, ma la cosa più preziosa la fa in zona offensiva: terzo gol in questa Conference, rete pesante perché regala il primo posto ai viola.

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Parisi: 5,5. Torna a sinistra, dove alterna cose buone ad altre meno positive. Non arriva a chiudere su Zachariassen sul vantaggio ungherese, ma è anche vero che i compagni di reparto non erano messi benissimo. Maxime Lopez: 6.

Anche sfortunato sul rimpallo che finisce per servire involontariamente Abu Fani sul gol del Ferencvaros, per il resto non sempre preciso quando gli avversari alzano la pressione in mezzo al campo. Meglio nella parte finale di gara.

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I suoi calci da fermo mettono invece in difficoltà gli ungheresi. Mandragora: 5,5. Suo l'unico tiro in porta prima del gol del pari, ma non riesce ad angolare la conclusione dal limite. Poi fatica a tenere botta in mezzo al campo.

(dal 62' Nzola: 5,5. Aumenta il peso specifico dell'attacco con il suo ingresso, alla fine è prezioso di fisico. Però l'occasione ghiotta di destro la manda malamente a lato). Gonzalez: 6. Torna titolare, ma la sua partita dura solo 18 minuti.

Dopo un bello spunto con palla per Mandragora al limite, esce in barella per infortunio. È la nota peggiore della serata. (dal 19' Ikoné: 4,5. Entra al posto di Nico, ma tante volte pare un pesce fuor d'acqua, non capendosi con i compagni.

Come quando spreca non agganciando sul pallone di Beltran a fine primo tempo, ma non solo). Barak: 5. Non riesce ad accendere la luce sulla trequarti, un'unica girata pericolosa su azione d'angolo. Arretra il raggio d'azione dopo l'ora di gioco, ma ancora è lontano dalla miglior condizione.

Brekalo: 5. Un tiro respinto dal difensore in avvio, una conclusione alta alla mezz'ora. Poi pochi spunti e un'altra prova 'piatta'. (dal 62' Kouame: 6,5. Il suo ingresso è alla fine decisivo, perché permette alla Fiorentina di alzare il baricentro e di giocare tanti palloni in avanti.

Tante sponde di testa, tanto pressing offensivo). Beltran: 5,5. Disperso tra i centrali ungheresi per un'ora di gioco, anche se a fine primo tempo una giocata molto importante la fa, quando manda verso la porta Ikoné (anche se il francese non accoglie l'invito).

Meglio quando Italiano cambia modulo, con più spazi riesce a giocare palloni più puliti. All. Italiano: 6,5. Sceglie Gonzalez dal 1' in mezzo a tante seconde linee, ma l'argentino si fa male ed esce in barella. Se Ikoné non dà una grande impronta al match, è bravo poi il tecnico a cambiare l'inerzia della partita con i cambi del 62', perché Nzola e Kouame danno forza alla Fiorentina che arriva così al pareggio e gestisce poi il risultato.

Missione compiuta, nonostante un po' di sofferenza e la tegola Nico.


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