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Obiettivo qualificazione, si gioca sui 180’ (e forse più). Caccia alla gara perfetta, dietro e davanti

La Fiorentina si appresta ad affrontare il Club Brugge con l’obiettivo di raggiungere la Finale di Conference League

Com’è diventata ormai piacevole abitudine, la Fiorentina si troverà a giocarsi l’accesso in una Finale dovendo passare dal doppio confronto, dunque sui 180’ (o forse più in caso di supplementari). Se con Plzen e Haifa, in Conference, i viola avevano giocato la gara d’andata in trasferta e quella di ritorno in casa, con l’Atalanta in Coppa Italia è accaduto il contrario, con esito opposto rispetto alle precedenti due gare ad eliminazione diretta che la squadra di Italiano aveva disputato in Europa.

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Col Club Brugge l’andata si giocherà al Franchi, mentre il ritorno in Belgio. FIORENTINA. Come affronterà la gara d’andata in casa la Fiorentina? Col Plzen, per stessa ammissione di Italiano, i viola erano andati in Repubblica Ceca per non concedere niente agli avversari e giocarsela al ritorno in casa, mentre con l’Atalanta la Fiorentina spinse forte sul gas nel match d’andata giocato a Firenze non riuscendo a chiudere quella sfida col gap che avrebbe meritato per quanto visto sul campo, finendo per pagarlo nell’aggregato e salutando la Coppa Italia.

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Nella logica delle cose, giovedì la Fiorentina dovrebbe sfruttare il ‘fattore campo’, provare a vincere, stando però attenta a non concedere quasi nulla al Bruges, altrimenti servirebbe l’impresa in Belgio, come accadde l’anno scorso proprio in semifinale con il Basilea, coi viola ko al Franchi e vittoriosi in Svizzera ai supplementari.

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Servirà, dunque, una gara dalla grande attenzione difensiva, come accadde con l’Atalanta nella partita d’andata, provando ad essere più incisivi sotto porta(come non accadde con l’Atalanta a Firenze, anche per un paio di miracoli di Carnesecchi).

BRUGGE. Sempre per quello che riguarda la ‘logica delle cose’, il Club Brugge dovrebbe fare una partita d’andata guardinga per provare a sfruttare il fattore campo al ritorno ma…la squadra belga, quest’anno ed un po’ anche per filosofia del club, non è propriamente squadra che fa troppe distinzioni tra casa e trasferta.

Se si guarda al cammino in campionato, i neroazzurri hanno ottenuto in casa 30 punti in 15 gare della stagione regolare, più 9 punti su 3 gare nel girone playoff Scudetto. In trasferta, invece, ne ha raccolti 7 su 3 sfide playoff, 21 su 15 della stagione regolare.

Nella Coppa di Belgio ha ottenuto 2 vittorie su 2 gare casalinghe, 2 vittorie ed 1 ko su 3 gare esterne, uscendo in semifinale col Saint-Gilloise. In Conference, tra preliminari, fase a gironi, ottavi e quarti, 6 vittorie e 2 pareggi in casa, ma anche 6 vittorie e 2 ko in trasferta.

In tutto, insomma, su 28 partite giocate tra le mura amiche ne ha vinte 19, mentre delle 28 giocate fuori casa ne ha vinte 16, vincendo nel cammino europeo col Besiktas (0-5), col Paok (0-2), col Lugano (1-3), con l’Akureyri (1-5), col Bodo/Glimt (0-1), con l’Osasuna (1-2), perdendo con l’Aarhus (1-0) e col Molde (2-1).

L’obiettivo è chiaro, andare (nuovamente) in Finale di Conference League. Resta da capire come la Fiorentina proverà a raggiungerlo.


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