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Nzola 2022-23 VS Nzola 2023-24: 20' in più per ogni tiro (solo 10 in A) e solamente 1 gol

Tante difficoltà per l'angolano Nzola, che rispetto all'anno scorso a Spezia tira la metà e segna pochissimo

‘Se un attaccante sa far gol difficilmente se ne dimentica’, recita una massima del calcio. Al netto di mille variabili tra cui la condizione atletica che ha dovuto ritrovare dopo non aver svolto la preparazione estiva con lo Spezia, l’inserimento in una nuova realtà e una maglia che ha un peso diverso, lo Nzola che stiamo vedendo con la Fiorentina è stato sin qui lontano parente di quello visto l’anno scorso coi liguri.

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NZOLA 2022-23 VS NZOLA 2023-24. Evidente il differente apporto alla voce gol. L’angolano è ancora fermo a 1, segnato allo scadere di Fiorentina-Cagliari, in 14 presenze tra Serie A, Conference e preliminari di Conference, ovvero 1 rete ogni 795 minuti.

L’anno scorso con lo Spezia era arrivato a 13 centri in Serie A, con un gol ogni 204’. Nell’anno di Italiano allo Spezia chiuse con 1 gol ogni 173’. Ciò che colpisce maggiormente, tuttavia, non è tanto lo scarso bottino di reti, quanto le difficoltà anche nel rendersi pericoloso e trovare la via del tiro, eccezion fatta per la gara col Frosinone (e col Rapid in Conference) in cui si mangiò almeno un paio di gol.

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L’anno scorso, con la maglia dello Spezia, Nzola aveva messo a referto 63 conclusioni in 31 presenze, 1 ogni 42 minuti circa. Quest’anno, con la maglia della Fiorentina, Nzola ha messo a referto solamente 10 conclusioni in 10 presenze in campionato, 1 ogni 60 minuti circa.

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Nel rapporto tiri/gol, quest’anno viaggia ad una media del 10% mentre l’anno scorso chiuse con una percentuale di realizzazione del 20,6%, ovvero di un gol ogni poco meno di 5 conclusioni. Dei 63 tiri messi a referto nella passata Serie A, 13 erano arrivati da fuori area.

Delle 13 reti (3 su rigore), 5 le aveva fatte di destro, 7 di sinistro e 1 di testa. Più o meno simile il dato sulle palle perse, con qualche difficoltà di troppo nel riuscire a ‘reggere il pallone’, far reparto da solo e far salire la squadra.

Resta da capire se e quanto stiano influendo le difficoltà del calciatore nell’inserimento nelle dinamiche di gioco di questa Fiorentina, nonostante conosca bene Italiano, o viceversa quanto questa squadra stia facendo fatica nel mettere in condizione Nzola di sfruttare le sue caratteristiche.

E domenica arriva la Juve, con un nuovo ballottaggio tra l’angolano e Beltran, a sua volta non certo dal rendimento tambureggiante in zona gol, tutto da sciogliere.


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