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Nuovo Franchi, stadio inutilizzabile per due anni: la Fiorentina andrà in 'trasferta'

Secondo La Nazione, l'obiettivo è di far giocare i viola a Firenze fino al 2023/2024, poi però sarà impossibile restare. La prima gara nel nuovo stadio sarà ad inizio 2027

L’obiettivo è posare la prima pietra per il ’nuovo’ Franchi nell’autunno del 2023, fra ottobre e novembre, per poi riuscire a finire i lavori entro la fine del 2026. Come i fondi del Pnrr impongono. Così scrive La Nazione. PASSI.

Domani ci sarà il progetto vincitore del concorso internazionale per il restyling del Franchi: lo studio di architettura che se lo sarà aggiudicato, così come prescrive il bando, avrà due mesi per confezionare un progetto di fattibilità vero e proprio.

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A questo punto Palazzo Vecchio potrà convocare la conferenza dei servizi e iniziare a lavorare sul progetto definitivo. Anche questa è una fase delicata visto che la soprintendenza, romana, non quella fiorentina, dovrà dire la sua.

E servirà anche una variante urbanistica. DUE ANNI IN 'TRASFERTA'. Durante i tre anni di cantieri i lavori saranno eseguiti differenziando i lotti nel tentativo di consentire alla Fiorentina il maggior utilizzo e per il maggior numero di partite casalinghe dello stadio.

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L’obiettivo è quello di far concludere al Franchi almeno la stagione 2023-24. Ma è praticamente impossibile che per due campionati successivi i viola possano utilizzare il loro stadio. La prima partita nel ’nuovo’ Franchi è fissata solo all’inizio del 2027.

SOLDI. Finora Palazzo Vecchio ha avuto dai fondi del Pnrr del Ministero della Cultura 95 milioni di euro e ci sono altri 55 milioni in ballo dal Ministero dell’Interno fra i fondi destinati alle aree metropolitane. Partita aperta quella sulla costruzione e la gestione dei futuri spazi commerciali.

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Se la Fiorentina dovesse decidere di non partecipare l’idea è quella di trovare un altro privato deciso a investirci, magari con un project financing ad hoc.


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