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Nico Gonzalez vuol essere il frontman di questa Fiorentina

L'argentino è sulla carta l'uomo più importante in rosa ed è chiamato ad un'ulteriore crescita rispetto alla passata stagione

Scatti, dribbling, magie, foga, un po' di confusione, rabbia. Si è visto tanto del repertorio di Nico Gonzalez nell'amichevole di ieri contro la Triestina. L'argentino è risultato uno dei migliori in campo, facendo ammattire i propri avversari e poi facendosi prendere dalla foga quando questi cominciavano a toccarlo troppo duramente oppure a strattonarlo ogniqualvolta provasse a mettere il turbo.

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A Moena si è visto un Gonzalezgià molto in palla a livello fisico, carico per una stagione lunghissima nella quale Nico punta forte anche al Mondiale in Qatar con la sua Argentina (beato lui...). Ma è soprattutto la Fiorentina ad avere bisogno di lui.

Gli addii di Vlahovic a gennaio e Torreira a giugno lo rendono sulla carta il giocatore copertina di questo gruppo, quindi anche quello chiamato a trascinare i suoi compagni con le sue giocate e la sua personalità. Spesso i pregi dell'argentino sono anche i suoi stessi difetti.

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E questo si è notato anche nelle due settimane a Moena. Le sue partite sono infatti sempre 'piene', nel bene o nel male. Difficilmente lo vediamo assentarsi completamente dal gioco per larghi tratti del match. Gonzalez fa tante cose nei 90', ma spesso tende a diventare confusionario e caotico.

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Nelle sue scelte, nei suoi dribbling, nei suoi tackle, nei suoi scatti. La sua garra, il suo agonismo, è sicuramente un punto positivo, ma a volte tende a strafare, perdendo in lucidità o cadendo in eccessi di foga. Infine, ovviamente, la questione realizzativa.

Come per tutti i suoi compagni di reparto, da lui Italiano si aspetta più gol. L'anno scorso è stato il migliore tra gli esterni d'attacco sotto questo aspetto, con 8 gol in maglia viola. Tre consecutivi sono però arrivati su calcio di rigore nelle ultime tre giornate.

Se Gonzalez vuol essere il frontman di questa nuova Fiorentina, se oltre alla mitraglia vuole anche suonare un assolo di chitarra alla Batistuta, deve migliorare sotto questo cruciale aspetto. Tanto che Italiano insiste nel farlo giocare a destra, dove può rientrare sul suo piede forte per la conclusione, quando l'ex Stoccarda ha sempre preferito giocare a sinistra, 'sul binario'.

Resta il fatto che, ad oggi, dal rendimento dell'argentino dipendono gran parte delle sorti della Fiorentina 2022-23. Nico, pur con i suoi limiti, l'anno scorso ha già dimostrato di potersi caricare la squadra sulle spalle. Quest'anno Gonzalez è chiamato a uno step di crescita ulteriore, ad essere ancor più il leader offensivo e temperamentale della squadra.

Siamo certi che sarà più che carico.


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