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Nazione - Pioli studia il turnover per San Siro. Torna Comuzzo, Ndour può giocarsela

Il tecnico parmigiano ha in mente di concedere un po' di riposo ad alcuni titolari, apparsi appannati nelle ultime uscite

Solida, ma anche spensierata. Così se la immagina Stefano Pioli, la sua Fiorentina, per la gara di domani a San Siro contro l'Inter. Per la seconda partita al Meazza dopo quella con il Milan in appena dieci giorni, il tecnico parmigiano ha intenzione di proporre una formazione in linea con le ultime viste in campionato, ma con delle opportune variazioni.

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E questo sia perché la sfida con i nerazzurri arriva ad appena 72 ore di distanza rispetto al pirotecnico match del Franchi con il Bologna, durato - recuperi compresi - oltre 100' (sarà anche il quarto impegno in appena undici giorni), sia perché le risposte arrivate contro i rossoblù non sono state del tutto convincenti, per usare un eufemismo, da parte di alcuni singoli.

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Lo scrive La Nazione. DIFESA. Dunque, per il secondo test milanese che deve imporre un cambio di passo rispetto alle ultime performance in campionato, Pioli sta studiando più di un cambio. Fermo restando che non sembra in bilico il modulo di partenza (sarà ancora 3-5-2).

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I principali indiziati ad andare in panchina sono almeno un difensore (Pablo Mari), due centrocampisti (Fagioli e Mandragora) e uno dei due esterni (Gosens in pole, ma anche Dodo non sta del tutto convincendo). La scelta di concedere un turno di riposo al centrale sembra obbligata: oltre al grave errore in occasione della rete di Castro domenica, l'ex Monza arriva da sei gare giocate dal 1' di fila (e in appena un caso, con la Roma, è stato tolto prima del 90').

Al contempo, Pioli è convinto di aver recuperato del tutto fisicamente Comuzzo, già protagonista in Austria. Il friulano potrebbe così essere riproposto sulla destra nella linea a tre assieme a Pongracic (spostato a fare il centrale) e Ranieri.

CENTROCAMPO E ATTACCO. Ma è a centrocampo che si preannunciano le novità più corpose. La prova di Fagioli col Bologna è stata giudicata molto deludente e anche durante la gara, da parte dei compagni, non sono mancati appelli a una maggiore concentrazione.

L'ex Juve, infatti, dovrebbe partite dalla panchina. Al suo posto Ndour, che dà maggiori garanzie sotto il profilo della tenuta. Stesso discorso per Mandragora, al cui posto potrebbe agire Sohm (ma qui il ballottaggio resta aperto dato che lo svizzero fin qui è stato tutt'altro che una certezza).

E sulle fasce? L'impatto di Fortini domenica è stato apprezzato, e non poco. Non è escluso che il 2006 possa avere una chance al posto di Gosens, apparso in difficoltà. Davanti dovrebbe essere riproposta la coppia formata da Gudmundsson e Kean.

Tutto pronto, insomma, per un turno infrasettimanale che per la Fiorentina sarà senza dubbio un appuntamento da prendere con le molle nel tentativo di mettere la parola fine a una crisi che dura da troppe settimane.


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