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Mercato a rallentatore giustificato dal calendario "favorevole". La scommessa di Pradè

Daniele Pradè ha parlato in conferenza stampa sulle tempistiche del mercato in entrata portato avanti dalla società viola

Il ds, Pradè, ha lasciato squadra e tifosi sulle spine fino all’ultimo giorno di mercato. Le tempistiche in entrata sono state lente, con 3 giocatori arrivati proprio nelle ultime 24 ore (Bove, Gosens, Cataldi), con campionato e Conference League già avviati dal 17 agosto.

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Daniele Pradè ha svelato, in conferenza stampa, le motivazioni di questa mancata tempestività: “Noi quando abbiamo visto i calendari ci siamo tranquillizzati.

Nessuno credeva di andare a fare una battaglia come quella che abbiamo fatto con la Puskas Akademia. Quando è uscito il calendario avevamo timore del Parma, essendo ormai una squadra rodata. Le altre due partite le vedevamo più abbordabili, giocandole al Franchi.

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Questo è stato il ragionamento. Se erano altre situazioni avremmo affrettato i tempi, ma avremmo anche speso di più”.

SOTTOVALUTARE. Il ds lo ammette personalmente di avere sottovalutato i primi 4 avversari incontrati dalla squadra viola, giustificando i tempi del mercato a rilento. Il risultato delle sue valutazioni purtroppo si è visto: 5 pareggi in 5 partite, con una squadra in confusione e spesso in svantaggio nel primo tempo.

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Pareggi con Parma, Venezia, Monza in A e Puskas Akademia in Conference League che sarebbero potuti arrivare ugualmente, ma che adesso lasciano ancora di più con l’amaro in bocca.

COSA SAREBBE CAMBIATO? Rimane un ultimo interrogativo.

Se la Fiorentina avesse incontrato nelle prime partite squadre come la Juventus o l’Inter cosa sarebbe cambiato sul mercato? Acquisti “a raffica” per riuscire a colmare le mancanze?


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