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L'obiettivo Champions e il "fare più punti dell'andata": ecco l'asticella (alta) della Fiorentina

Dodo esce allo scoperto, Palladino tiene alta l'ambizione. La Fiorentina è tornata a correre e punta in alto

Metti un 3-0 contro i campioni d'Italia in carica, contro chi dovrebbe vincere il campionato e punta pure a fare altrettanto in Champions. Metti una serata perfetta, arrivata dopo una "settimana maledetta", fatta di infortuni e preparazione con soli 12 giocatori pienamente disponibili.

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Metti la terza vittoria consecutiva, un centravanti che punta la vetta della classifica cannonieri, una squadra che è tornata difendersi compatta e determinata. Metti il 4° posto ritrovato, con la Lazio agganciata (e battuta due volte) e la Juve superata.

Vincere così è (molto) più bello. In emergenza, quando tutto sembrava impossibile. Due settimane e mezzo dopo quei fischi assordanti con cui il Franchi aveva salutato la squadra dopo il Torino. OBIETTIVO CHAMPIONS. Era il 19 gennaio, sembra incredibile.

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Ieri è parso che la Fiorentina abbia riannodato i fili della sua storia interrotta in qualche modo proprio quel 1° dicembre. Perché poi allora arrivò la vittoria risicata sul Cagliari e poi di lì il tracollo. Ieri sembrava di rivedere la Fiorentina delle 8 vittorie consecutive, anche meglio perché con la consapevolezza di essere riuscita a superare quel periodo tremendo.

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Tanto che Dodo ha fatto poco per nascondersi: "Sul mercato credo che la società abbia fatto benissimo, arrivano giocatori per aiutare la squadra, tutti abbiamo lo stesso obiettivo, arrivare in Champions. Se stiamo uniti possiamo arrivare all’obiettivo".

Eccolo qui l'obiettivo del gruppo. Sussurrato, accennato, ieri sdoganato. PIU' PUNTI DELL'ANDATA. Del resto il percorso di questa squadra dice questo. Il mercato, anche, va in questa direzione. Così come la soddisfazione di un tecnico che, come raramente accade nel calcio, è parso entusiasta di quanto la società gli ha messo a disposizione.

Palladino non si sbilancia come Dodo, non pronuncia la parola Champions. Ma l'ambizione è quella: "L'ho ribadito ai ragazzi, l'obiettivo è fare più punti del girone di andata", ha detto anche ieri sera, pure a chi gli ricordava che adesso sono 35 i punti fatti nella prima metà del campionato.

Superare questo tetto anche solo di un punto vorrebbe dire arrivare almeno a 71 finali. Tanta roba. ALTA QUOTA. Una quota, quella dei 71 punti, che in cinque degli ultimi dieci campionati ha voluto dire entrare nei primi quattro posti.

Lo scorso anno con 71 punti la Juve è arrivata terza ad esempio, l'anno prima l'Inter terza con 72 e il Milan quarto con 70,l'anno prima ancora la Juve quarta con 70. La Fiorentina ad ora ha 3 punti in meno rispetto al proprio girone di andata (ha perso contro il Monza e pareggiato contro il Torino nel ritorno, erano arrivati 4 punti all'andata), ma può contare su un +2 rispetto all'andata dello scorso anno.

Non solo, perché meglio di questi 35 punti d'andata avevano fatto solo Sousa con 38 nel 2015/16, Montella con 37 nel 2013/14 e Prandelli con 40 (sul campo) nel 2005/06 dopo il ritorno in Serie A. Tanta, tanta roba. La Fiorentina ha ripreso a volare.

E tiene alta l'asticella.


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