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Dopo l'impresa di Napoli è fondamentale restare coi piedi per terra nella più classica delle gare 'trappola'. C'è voglia del trio Ikoné-Cabral-Nico, per l'oggi e per il domani

La missione principale della Fiorentina di Italiano sarà tenere a bada l'entusiasmo e trasformarlo in ulteriore carica per il finale di stagione. Al Franchi arriva il Venezia

Al Franchi arriva il Venezia, nella più classica delle gare 'trappola' per la Fiorentina. Sulla carta non c'è confronto tra la squadra di Italiano e quella di Zanetti, che vivono momenti di forma opposti. Da una parte ci sono nuove consapevolezze arrivate dopo l'impresa di Napoli, dall’altra un morale sotto i tacchi per una classifica sempre più negativa e per aver subìto l'ennesimo ko allo scadere.

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ENTUSIASMO E ASPETTATIVE. L'entusiasmo di tutto l'ambiente viola, come testimoniato ulteriormente dal bagno di folla che ha popolato il Franchi nell'allenamento a porte aperte, coincide con un aumento di aspettative. Per quanto l'Europa non debba essere un'ossessione per questa Fiorentina, partita con altri traguardi e reduce da tre salvezze consecutive risicate, è altresì vero che adesso il raggiungimento di un piazzamento europeo è diventato un obiettivo, come detto di recente anche da Vincenzo Italiano.

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Aumentano, quindi, anche le pressioni. Il tutto per una rosa che, in larga parte, fino all'anno scorso era in lotta per ben altre zone di classifica, per un allenatore che si trova a vivere il secondo campionato di Serie A della carriera e che, per la prima volta, ha come possibilità l’accesso in zone di classifica importanti.

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PEDI PER TERRA. Sarà fondamentale, quindi, mantenere i piedi per terra e continuare a lottare come se niente fosse stato fatto, ancor di più visto e considerato il valore di un avversario come il Venezia che, di partita in partita, vede le proprie speranze di salvezza ridursi, ma che si giocherà la vita sabato pomeriggio.

LEZIONE. La gara dell’andata e il “se a Venezia…”che ne conseguì da quel ko in Laguna, dovrebbe aver insegnato qualcosa. Quella inaspettata sconfitta, con la Fiorentina che arrivava da due buone prestazioni con Napoli ed Inter, venne accompagnata dal più classico dei rimpianti per una classifica che, in caso di esito differente al Penzo, avrebbe permesso alla classifica della Fiorentina di diventare da bella a bellissima.

Rispetto al girone d’andata e a quella partita a Venezia il mondo viola sembra essersi ulteriormente ribaltato. Adesso la Fiorentina è più matura, va meno a folate e con più costanza, è più consapevole della propria forza ed ha trovato nuove risorse che fanno ben sperare, come Ikoné e Cabral.

TRIO. Il momento per vedere all’opera il tridente Ikoné-Cabral-Nico Gonzalez sembra essere davvero maturo. L’argentino sta vivendo il suo momento di forma migliore, con gol e assist al Maradona, gol all’Empoli, assist con l’Inter e un’efficacia sempre maggiore nella manovra offensiva.

Il brasiliano sembra essere finalmente pronto, con la partita di Napoli che lo ha visto protagonista di un gol da cineteca e altre ottime giocate, mentre il francese potrebbe beneficiare del primo gol in maglia viola trovato proprio a Napoli, dopo aver fallito qualche occasione di troppo nelle gare precedenti.

Un trio che stuzzica, sia per l’oggi che per il domani. L’incombere della partita contro la Juventus di Coppa Italia, tuttavia, non lascerà indifferente nelle scelte Italiano, come accadde nella partita col Sassuolo che precedette la semifinale d’andata.

Il poter contare su tre giorni di recupero tra la gara col Venezia e quella di Torino di mercoledì, però, garantisce un margine di manovra sulla gestione importante. La classifica, inoltre, non ammette altro risultato dalla vittoria sabato.

L’occasione è ghiotta. E va sfruttata.


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