L’Europa, ancora una volta, per rilanciare la Fiorentina. Ma la crisi tecnico-tattica prosegue

Ancora una volta ci si affida alla gara di Conference League per ritrovare sorrisi persi in campionato

La Fiorentina questa al Franchi ospiterà il Genk per chiudere definitivamente la questione qualificazione nel proprio girone di Conference League. Anche se all’andata, in Belgio, non fu proprio una passeggiata di salute per i viola che riuscirono a portare a Firenze solamente un pareggio.

E verosimilmente questa Fiorentina sta peggio di quella, risultati alla mano, e dunque attenzione a non sottovalutare il Genk. Squadra comunque ben più blasonata e temibile rispetto al Cukaricki. La Fiorentina arriva all’appuntamento dopo l’amaro ko contro un modesto Milan.

In cui ha palesato, ancora una volta, tutti i limiti della rosa. Sia in attacco che in difesa. I centravanti continuano a essere totalmente estranei alla manovra della squadra e neanche le due settimane di lavoro al Viola Park durante la sosta hanno prodotto un qualsiasi miglioramento.

In sostanza il centravanti nella Fiorentina gioca da solo. Aiuta pochissimo la squadra, non è mai al posto giusto quando serve e di conseguenza non segna mai. Non è in nessun modo il finalizzatore della mole di gioco della squadra.

Anche per questo la Fiorentina fatica tremendamente a fare gol. La squadra continua ad avvitarsi su se stessa con Italiano che certo non può far miracoli ma che forse dovrebbe cominciare ad andare più incontro alle caratteristiche dei suoi centravanti.

E sperare meno che siano proprio le due punte a disposizione e capire il suo gioco, visto che siamo quasi alla fine della prima parte di stagione.

Per un attacco che non segna c’è una difesa che commette troppi errori

Se la Fiorentina avesse solo il problema dell’attacco sarebbe messa già molto meglio rispetto alla situazione attuale. Infatti anche la difesa certo non è esente da colpe. Soliti errori individuali, soliti cali di concentrazione, e soliti gol subiti.

Film già abbondantemente visti in questa e nelle passate stagioni. L’attenuante dei problemi sulla fascia destra c’è ed è giusto darla a Italiano. Ma non è solo il Parisi di turno a commettere errori. Ne abbiamo già visti di Biraghi, Quarta, Milenkovic e Ranieri.

Insomma di tutti. La difesa della Fiorentina fatica enormemente a tenere la propria porta inviolata mentre dall’altra parte l’attacco segna poco o nulla. Evidente dunque che una squadra che prende troppi gol e ne fa pochi abbia dei grossi problemi da risolvere.

Specie se vuole puntare a posizioni europee.