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L'Empoli dopo una sosta: la Fiorentina deve dimostrare di aver imparato dai suoi errori. Per l'Europa serve crescere nei risultati, per farlo servono più gol

Doppia chance di riscatto per i viola: la sconfitta all'andata con gli azzurri e i rientri problematici post soste. Risolvere la sterilità sotto porta la chiave per l'Europa

Ci avviciniamo finalmente al ritorno del campionato. Dopo una sosta per le nazionali tremenda per i colori azzurri, i riflettori tornano puntati sui viola di mister Italiano. La Fiorentina è reduce dal bel pareggio di San Siro rimediato contro l’Inter, che ha confermato la brillantezza della squadra e giustificato ulteriormente le ambizioni europee.

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“Per me è come se avessimo vinto, per il modo in cui abbiamo giocato e ci siamo espressi”, ha dichiarato Italiano. In effetti, la Fiorentina a livello di gioco fa quasi sempre bene e, salvo qualche clamoroso sfondone, molto spesso esce a testa alta anche dalle sconfitte.

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E I RISULTATI? Tutto vero, ma per completare l’impresa e raggiungere l’Europa servono punti. Dalla cessione di Vlahovic, vero spartiacque della stagione viola, la Fiorentina disputato otto partite in Serie A (ci mettiamo anche Cagliari, quando il serbo era ancora viola ma era indisponibile a causa della positività al Covid-19).

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In queste partite, la squadra di Italiano ha totalizzato 11 punti, per una media di 1,375 punti a partita. Una media che con ogni probabilità non basta per arrivare tra le prime sette in classifica. Dunque, nonostante il calendario degli ultimi due mesi stagionali non sia affatto agevole, per arrivare in Europa occorre crescere sotto l’aspetto dei risultati.

OCCHIO ALL'EMPOLI. A partire dalla sfida con l’Empoli. Gli uomini di Andreazzoli hanno disputato un girone d’andata sensazionale, ma arrivano al Franchi con una striscia aperta di 13 partite senza vittorie. Ma guai a sottovalutare la sfida, che per i tifosi ospiti è vissuta come la più importante della stagione.

Basti pensare a ciò che è successo all’andata, quando la Fiorentina stava vincendo meritatamente al Castellani ma pochi minuti di blackout nel finale costarono la sconfitta. GUAI AI RIENTRI. Preoccupa inoltre l’incognita rientro dalla sosta.

I viola in stagione hanno sì vinto due big match al rientro dalle soste, contro Atalanta e Milan nel girone di andata, ma sono anche capitolati contro il Venezia e nelle ultime due partite dopo uno stop del campionato hanno subito sconfitte pesantissime: 4-0 contro il Torino e 0-3 contro la Lazio.

La Fiorentina deve dimostrare di aver imparato dai propri errori. Sia dalla sconfitta subita all'andata con gli azzurri, un vero e proprio ‘suicidio’ calcistico, sia dalle ultime due batoste rimediate al rientro da una sosta.

La sfida con l’Empoli è più che alla portata dei viola, che dovranno rispondere presenti soprattutto in fase offensiva. SERVONO PIÙ GOL. È infatti ormai un trend la difficoltà della Fiorentina e segnare. Nell’era post Vlahovic, in campionato i viola sono riusciti a segnare più di un gol in una sola occasione: l’1-2 con lo Spezia.

È fondamentale ritrovare ritmo là davanti. Infatti, sebbene la fase difensiva sia decisamente migliorata, la Fiorentina di Italiano resta una squadra che per filosofia di gioco si prende tanti rischi in fase di non possesso. Non si può sperare di vincere sempre le partite per 1-0.

Ovviamente, la scelta di mettere in rosa un parco attaccanti esterni che storicamente segna pochissimo non aiuta affatto. CABRAL O PIATEK? Dunque, il peso dell’attacco sembra in gran parte sulle spalle delle punte. C’è attesa e curiosità nel vedere Cabral nuovamente titolare dopo due mesi.

Ma attenzione al recupero lampo di Piatek dall’infortunio patito in nazionale. Il polacco, infatti, ieri si è allenato con il resto del gruppo. Certo, se Italiano dovesse puntare su Piatek, non al meglio e di ritorno dal ritiro con la Polonia, piuttosto che sul brasiliano, che non ha problemi fisici e si è allenato per due settimane a Firenze, il segnale di sfiducia (attuale, il futuro non si può conoscere) da parte del tecnico nei riguardi di Cabral sarebbe alquanto evidente.

Ecco perché resta probabile l'impiego dell'ex Basilea, che deve dimostrare di valere di più di quanto si è visto nei pochi minuti giocati in maglia viola.


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