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Le reazioni alle parole di Commisso: dallo scontento social alla prudenza dei viola club

Le parole di Commisso hanno diviso tifosi e opinionisti. "Intervento di routine", afferma il presidente ATF. "Siamo di nuovo in autogestione", scrive un tifoso online

Come spesso accaduto anche in precedenza, le parole di ieri del presidente Rocco Commisso fanno discutere su siti, radio e social viola. La Nazione ha interpellato il presidente dell’ATF, Federico De Sinopoli, per un commento alle dichiarazioni del patron viola: "Ho ascoltato lo stesso Rocco di sempre, sono contento che si sia ripreso fisicamente dopo un periodo difficile.

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L’intervento di ieri lo considero di routine, da imprenditore si percepisce che gli piacciono molto i numeri ed ha fatto diverse comparazioni con altri club. A noi tifosi, che siamo reduci da una festa allo stadio sabato sera, interessa anche altro in questo momento: ad esempio cosa accadrà sul mercato.

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Ha lasciato una porta aperta alla potenziale conferma di Torreira, vedremo".

"Quella dei tifosi in questo momento è una posizione attendista - continua De Sinopoli -. È vero che sui social qualcuno di scontento c’è, ma adesso è anche giusto godersi la festa di sabato scorso per il ritorno in Europa, come hanno fatto i ragazzi della curva, che non si sono mai tirati indietro quando hanno avuto qualcosa da dire alla società».

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Sul web però, dopo la grande gioia per la qualificazione europea, inizia a serpeggiare il malcontento. Gli argomenti che hanno incendiato i tifosi nelle ultime ore sono stati soprattutto il complicato riscatto di Torreira e le parole di Commisso riguardo al budget a disposizione per il mercato (50 milioni di euro).

In tanti, come sottolinea il quotidiano, si aspettavano che le cessioni di Chiesa e Vlahovic portassero in dote a Pradè e Barone un tesoretto estivo più corposo.

"Siamo di nuovo in autofinanziamento, non è cambiato niente", scrive online un utente.

"Serviva più passione, doveva cavalcare l’entusiasmo del ritorno in Europa. Invece si è parlato solo di numeri", fa eco un altro.


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