L’azzardo che forza il destino. Italiano, quei finali rischiatutto della Fiorentina

Le vittorie a Bergamo e Spezia hanno indicato una nuova strada. Perché le svolte vanno cercate

Se c’è una strada per vincere le partite difficili, bisogna saperla cercare. E la Fiorentina di Italiano negli ultimi tempi ci sta riuscendo. Forzando con spregiudicatezza gli equilibri nelle fasi più delicate, le ultime, quando buona parte del destino sembra scritta.

Meglio se il vento soffia a favore. Ma senza Vlahovic la squadra sembra aver potenziato la propria predisposizione al rischio. Scrive La Nazione. A esclusione della partita contro la Lazio. Quando l’incoscienza ha preso il sopravvento contro un avversario che aspettava solo di avere spazi a disposizione per accoltellare Terracciano.

La Fiorentina ha mostrato un’evoluzione del proprio carattere aggressivo e concreto. A Bergamo è girato tutto bene, il vento di cui parlavamo prima. Ma proprio nell’ultima azione prima dei temuti supplementari da giocare in 10 contro 11 è stato Italiano a smazzare la partita: praticamente tutti avanti, a parte Terracciano.

E sul destro di Milenkovic è planata un’occasione rara, ma in fondo propiziata. Stesso discorso a Spezia, quando sull’1-1 la Fiorentina ha cercato rabbiosamente la vittoria esponendosi anche al rischio di perdere (come a Empoli).

Ma questa volta è andata bene, è stato come se tutto il gruppo avesse spinto dalla stessa parte per la riabilitazione di Amrabat. Versione troppo romantica? Possibile. Ma intanto sono arrivate due vittorie al 90’.