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L’auto-tabù della difesa a tre. Fin qui mai una vittoria partendo con quel modulo

Quando la Fiorentina ha iniziato giocando con la difesa a 3 non ha mai vinto, se non quando con la Lazio cambiò assetto al 45’

Potrebbe tornare alla difesa a tre stasera Raffaele Palladino per la gara contro il Lecce della sua Fiorentina. Una sfida chiave per le sorti della stagione viola, ma anche per il futuro del tecnico stesso. Una scelta quella del cambio modulo dovuta all’emergenza con cui la Fiorentina arriva alla gara coi salentini, davanti e in mediana.

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Dietro, invece, le risorse abbondano: Comuzzo, Pongracic, Pablo Marì, Ranieri e Moreno. C’è chi a quell’assetto difensivo si sa adattare meglio come Pablo Marì (almeno in teoria, come fatto a Monza) e chi meno come Pongracic (questo lo si è visto in pratica, e lo ha detto il croato stesso).

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C’è poi da fare i conti con una sorta di auto-tabù. Quando Palladino ha schierato la sua Fiorentina con la difesa a tre dal 1’, la squadra viola ha sempre sbandato. A inizio stagione, quando a disposizione c’erano altri calciatori dietro come Quarta e Biraghi proposto da terzo di difesa, la Fiorentina fece malissimo partendo sempre con il 3-4-2-1 o 3-4-3: Dall’intervallo con la Lazio, dunque col passaggio alla difesa a 4, la Fiorentina ha messo in fila un filotto di vittorie e pareggi che ha portato 9 successi e 1 pari in 10 gare di campionato, portando risultati ma anche dando certezze ed equilibrio, fino al problema di Bove che ha richiesto alla Fiorentina e a Palladino drastici cambiamenti.

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Dal match col Bologna in poi, Palladino ha schierato la sua squadra a tre in solamente altre due volte, col Napoli in casa e con l’Inter a San Siro, con altrettanti ko. In pratica, quando la Fiorentina ha iniziato giocando con la difesa a 3 non ha mai vinto, se non quando con la Lazio cambiò assetto al 45’ (dopo aver fatto un primo tempo bruttissimo e aver chiuso sotto 0-1).

neanche nel doppio incrocio con gli ungheresi del Puskas in Conference, dove arrivarono due pareggi (quello in trasferta al ritorno soffertissimo). Una vero e proprio tabù, dunque, per la Fiorentina. Sperando che nella sfida col Lecce, come detto decisiva per la stagione viola e per la panchina di Palladino, il ritorno alla difesa a tre (sempre che il tecnico viola decida di affidarsi a quello) dia i suoi frutti e permetta di allontanare il momento critico che questa squadra sta vivendo ormai da settimane.


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