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La voglia di Nico e quella 'discussione' con Biraghi sul dischetto: Gonzalez a secco da 3 mesi e mezzo

L'argentino ha una voglia matta di dimostrare il proprio talento, ieri voleva tirare anche il rigore. Ultimo gol a fine ottobre

Quasi 28 milioni di buoni motivi per dimostrare il proprio valore. Nico Gonzalez è l'acquisto più caro della storia della Fiorentina, il giocatore chiamato ad accendere il tridente e a determinare negli ultimi metri. Ha una gran voglia di far vedere il proprio talento, di dimostrare anche a Firenze le proprie qualità, dopo le prestazioni che lo hanno portato a diventare punto fermo dell'Argentina che ha vinto l'ultima Copa America e ha staccato il pass Mondiale.

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LA 'DISCUSSIONE' SUL DISCHETTO. Anche per questo ha una bramosia di determinare. Di segnare. Ci prova ad ogni partita, mettendosi anche in proprio, a volte ignorando i compagni per andare alla conclusione. Ha i colpi per farlo, gli manca a volte la lucidità nella parte finale delle giocate.

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Ieri contro la Lazio qualche accelerazione,due tiri in equilibrio precario terminati fuori. Nel mezzo anche una 'discussione' con capitan Biraghi al momento del rigore inizialmente concesso per fallo su Castrovilli: senza Vlahovic, Nico si è preso il pallone andando sul dischetto, discutendo anche a lungo con Biraghi.

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Dopo qualche secondo si è avvicinato anche Sottil per dire qualcosa ai due, poi Arthur Cabral, ma alla fine ci ha pensato Orsato a risolvere la questione, annullando la sua decisione e rimettendo la palla tra i piedi della Lazio.

A SECCO DA 3 MESI E MEZZO. Resta, però, quel lungo conciliabolo sul dischetto. La gran voglia di Gonzalez di rompere la lunga astinenza, e forse anche un pizzico di tensione per il gol che manca da tempo. "Non avverto la pressione ma sono consapevole dello sforzo economico compiuto dalla società per acquistarmi.

Ovviamente mi sento responsabilizzato ed è per questo che cercherò di dare sempre il massimo per portare in alto la Fiorentina”,ha detto Nico al Corriere dello Sport a proposito dell'investimento fatto per acquistarlo. L'argentino, che aveva aperto le danze in viola subito in Coppa con il Cosenza per poi ripetersi alla prima in casa in Serie A contro il Torino,non segna dal 24 ottobre (3-0 al Franchi contro il Cagliari).

In mezzo gli assist contro Inter e Milan, il passaggio vincente e il rigore procurato a Bologna, diverse partite positive ma anche passaggi a vuoto, tra un'espulsione, qualche problemino fisico (ha avuto anche il Covid) e i rientri dall'Argentina sempre problematici per Italiano, che non l'ha mai schierato titolare dopo le soste.

SBLOCCARSI. Ora il gol manca, appunto, da tre mesi e mezzo. E senza Vlahovic, con l'attesa necessaria per Cabral, Piatek e anche Ikoné, è chiaro che tutti si aspettino di più da Gonzalez. Lo stesso Nico in primis: si vede di partita in partita la frenesia e la smania per dare una mano alla squadra.

Sempre generosissimo nei recuperi, spesso incisivo nelle accelerazioni. Serve più lucidità, semmai, negli ultimi metri. Un gol, come spesso accade in questi casi, può servire a sbloccarsi. Fu così per Vlahovic lo scorso anno, poteva essere lo stesso ieri se Orsato avesse confermato la propria decisione e se Biraghi avesse poi, chissà, lasciato alla fine il pallone all'argentino.

FIRENZE E IL MONDIALE. "Solo un giocatore (Messi, ndr) ha una posizione garantita al Mondiale e tutti gli altri lo sanno, il resto della squadra deve pedalare", ha detto nei giorni scorsi il ct dell'Argentina Scaloni. "Diversi ragazzi hanno approfittato della loro occasione, per questo dico sempre che la squadra non deve rilassarsi, nessuno può permettersi di farlo e dare a un alto l’opportunità di scavalcarlo".

Forse chissà, anche la competizione interna nell'Albiceleste aggiunge un pizzico di tensione in più nella testa di Gonzalez. Uno che, al netto dei problemi fisici del passato, non era abituato a segnare così poco in Europa: aveva fatto 2 gol solo al primo anno di Stoccarda, poi la stagione successiva a inizio febbraio era già a 6 gol (ma in B tedesca, con 15 reti finali) mentre l'anno scorso in Bundesliga aveva infilato 6 gol (più 2 assist) in metà stagione (poi si fermò per un lungo infortunio).

Può, insomma, e deve fare di più, anche in fase realizzativa. Dopo l'ottimo impatto serve ritrovare quanto prima il miglior Nico. Uno che può certamente accendere Firenze con i suoi colpi. SERIE A. FIORENTINA-LAZIO 05-02-2022. DELUSIONE GIOCATORI DELLA FIORENTINA SOTTIL BIRAGHI E GONZALEZ .SILPRESS


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