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La vittoria della consapevolezza: adesso la Fiorentina ha un'altra dimensione. Alla fine di gennaio non era scontato

Terza vittoria su tre partite stagionali con l'Atalanta: la Fiorentina adesso ha la consapevolezza di poter restare lassù in classifica

Nei giorni precedenti alla partita era forte nel gruppo la sensazione di potercela fare per la terza volta. Sensazioni che si respiravano all’interno del gruppo, proprio quello che sta trascinando la Fiorentina in una nuova dimensione.

La vittoria contro l’Atalanta rappresenta tanto. Una nuova dimensione. Appunto. E non è per niente poco, a sole tre settimane di distanza da un periodo che poteva mettere fine alle ambizioni sportive della squadra. 

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È bene dirlo, senza aver timore.

Nei giorni della cessione di Vlahovic alla Juventus, seguiti dal brutto ko contro la Lazio, in tanti avevano perso entusiasmo e fiducia. Era forte l’idea che, senza il centravanti serbo, tutto sarebbe andato perduto. Sensazioni durate però lo spazio di pochi giorni.

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In mezzo due vittorie con l’Atalanta ed una a La Spezia. Una Semifinale di Coppa Italia conquistata ed una classifica in campionato da leccarsi i baffi. La Fiorentina è la mina vagante delle posizioni che contano. Era un po’ il sogno del gruppo, fin da Moena.

Ritagliarsi un ruolo da protagonisti, partendo a fari spenti. Detto fatto. E per niente semplice, visti i 40 punti dai quali si arrivava. 

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Oggi la Fiorentina è l’incubo della Roma. Della Lazio. Forse anche di qualcun altro. Perché la classifica dice questo, forte e chiaro, con il jolly in tasca della partita da recuperare contro l’Udinese.

Una carta, probabilmente, da giocarsi più avanti, quando la classifica conterà davvero.

Al Franchi arriva un’Atalanta dimezzata dagli infortuni. Senza potenziale offensivo, vero, ma squadra pur sempre capace di far male. La Fiorentina fa la partita, ha un paio d’occasioni, ma una grande ce l’ha anche la squadra di Gasperini.

Bravo Dragowski a murare Koopmeiners. La ripresa è di quelle ben fatte, con Gonzalez che si carica la squadra sulle spalle e con Piatek che fa quello per cui è rinomato: zampata al limite dell’area piccola, dopo un rapido controllo.

Le pistole fumanti del pistolero polacco infiammano il Franchi, che negli ultimi venti minuti trascina letteralmente la Fiorentina con un tifo vero. Come non si vedeva da tempo. 

L’episodio del gol annullato all’Atalanta alimenta le consuete polemiche post partita, come la classica giornataccia di Gasperini al Franchi.

Finisce però in tripudio, con Italiano che salta sotto la Tribuna e poi corre ad abbracciare i suoi ragazzi, sempre più consapevoli di poter dare noia davvero nelle parti alte della classifica. 

Ed il bello è che i margini di miglioramento sembrano davvero tanti per questa squadra, che sta cercando di adattarsi ad un gioco nuovo.

A nuove idee. Piatek, ad esempio, sotto porta è lucidissimo e va bene così, ma può migliorare tanto nell’aiutare la squadra in fase di costruzione. Gonzalez è quello che ha modificato più di tutti il suo gioco: ha la qualità per farlo.

Adesso il regista offensivo della squadra è lui, sempre più dentro il campo a cucire il gioco. Italiano gli chiede i gol, come li chiede agli altri esterni. Bastano queste situazioni da migliorare per capire quanto possa ancora crescere la Fiorentina.

E dopo la vittoria, dopo i punti, dopo la soddisfazione di essere tornati stabilmente lassù, è senz’altro la notizia migliore.


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