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La Fiorentina vola. Entrare in Champions non è impossibile. E sarebbe la svolta definitiva

La Fiorentina di Raffaele Palladino vola. Entrare in Champions non è impossibile per i viola, anzi. E sarebbe la svolta definitiva

La Fiorentina vola. I viola di Palladino stendono anche l’Inter, fino alla sfida del Franchi mai sconfitti in una gara esterna di campionato, con 30 reti segnate lontano da San Siro e 7 gare su 11 concluse senza gol al passivo, con un 3-0 neanche troppo largo nel punteggio per quanto si è visto sul campo.

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Cade anche la formazione di Inzaghi a Firenze, così come in precedenza era accaduto a Lazio, Roma e Milan. Un percorso impreziosito dal successo all’Olimpico contro la Lazio e dal pari rimediato a Torino con la Juve. Le prossime ‘big’ che la Fiorentina sfiderà in casa saranno Atalanta e Juventus, oltre al Bologna di Italiano.

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In trasferta, invece, le gare con Napoli, Inter (lunedì), Roma e Milan. Con un Kean devastante, una difesa solida e compatta, una prestazione da squadra e un sano e vecchio calcio all’italiana fatto di organizzazione difensiva e ripartenze organizzate, vestito che evidentemente calza a pennello a questa squadra e al suo allenatore, nulla sembra impossibile per questa Fiorentina.

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Quella vista contro l’Inter è stata tutt’altra squadra rispetto a quella che si era vista col Genoa o con la Lazio. Più convinta, attenta, unita e determinata. Tanto da far legittimamente pensare che lunedì a San Siro ci possa essere molta più partita rispetto a quello che si pensava fino a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara del Franchi.

A questo punto della stagione l’obiettivo deve essere arrivare in Champions League. Solo entrando in quel circuito si può fare un salto di qualità decisivo. Fosse non solo per gli incassi. Il Bologna, un esempio casuale (non certo per fare riferimento ad Italiano), ha concluso la sua partecipazione alla Champions di quest’anno facendo 6 punti in 8 partite, ma incassando 37 milioni di euro.

Il doppio di quanto la Fiorentina incassò disputando e perdendo la Finale di Conference League l’anno scorso (quest’anno anche la terza coppa europea assegna premi più alti, ma neppure vicini a quelli della Champions), dovendo giocare ben 15 partite.

Il doppio sforzo per un incasso dimezzato. La Fiorentina ha tutto per potercela fare. Certo, serviranno tante altre gare come quella con l’Inter, già da lunedì sera, ma con la verve dei nuovi innesti e la consapevolezza di chi sta già facendo cose straordinarie, nulla sembra impossibile.

Lunedì le prime riprove.


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