La Fiorentina si gode l'entusiasmo della piazza. All'orizzonte due partite trappola, intervallate dalla Juve: vietato rilassarsi
Massima attenzione ai prossimi due impegni di campionato, sulla carta 'facili'. L'ultima volta che la Fiorentina lottò per l'Europa la perse proprio così
Entusiasmo, chi si rivede. Già da mesi a Firenze, dopo tante stagioni tra il grigio scuro e il nero, è tornato il sorriso quando si parla di Fiorentina. Si può litigare sul Nuovo Franchi e sul nuovo logo, ma quando la squadra gira è tutta un'altra musica.
La vittoria sul Napoli è una di quelle che darebbe grande entusiasmo anche in una stagione non positiva, figuriamoci se i tre punti guadagnati con merito al Maradona lanciano ulteriormente la Fiorentina nella corsa per l’Europa.
Dopo l’accoglienza straordinaria alla stazione di Campo di Marte, oggi il gruppo guidato da Italiano assaggerà nuovamente il calore dei propri tifosi. L’allenamento a porte aperte fissato per le 18.30 al Franchi è una mossa giusta, volta a cavalcare l’onda dell’euforia che si percepisce in città.
Biraghi e compagni ne hanno bisogno, per affrontare al meglio un finale di stagione che si fa sempre più incandescente. NIENTE TABELLE. La vittoria sui partenopei ci ha indicato che le tabelle per l’Europa servono a poco con questa Fiorentina.
La sfida col Napoli era stata ovviamente segnalata come una di quelle da zero punti sulla carta, i viola hanno invece portato a casa il bottino pieno. Questo però vale anche al contrario. In un campionato in cui le candidate allo scudetto perdono punti ripetutamente contro le medio-piccole, la Fiorentina deve alzare il livello di attenzione al massimo in vista dei prossimi impegni.
Quelli che, secondo quella tabella che serve a poco, dovrebbero fruttare tre punti. Ci riferiamo chiaramente alla sfida di sabato col Venezia e a quella di sette giorni dopo con la Salernitana. Partite contro squadre in crisi, entrambe in zona retrocessione (i campani hanno già un piede e mezzo in Serie B).
Per questo il pericolo sottovalutazione è dietro l’angolo. E la Fiorentina non può permetterselo. IL PRECEDENTE. L’ultima volta che la squadra viola si è giocata un posto in Europa risale alla stagione 2017-18. La stagione maledetta, quella della scomparsa di Davide Astori.
Un lutto tremendo che però diede una forzainaspettata al gruppo gigliato, capace di candidarsi a sorpresa per un posto in Europa grazie a un grande finale di stagione. I sogni europei dei viola furono spezzati però alla penultima giornata di campionato, in un Franchi pieno e contro un Cagliari in piena lotta per non retrocedere.
Dopo aver battuto 3-0 proprio il Napoli e aver espugnato Marassi (sponda Genoa) nella giornata successiva, la Fiorentina di Pioli salutò i sogni europei andando a perdere 0-1 contro i sardi, giocando una pessima partita e perdendo la testa nel finale.
VALORI DIVERSI... È chiaro che la Fiorentina di Italiano è ben diversa da quella Fiorentina di Pioli. I viola versione 2021-22 sono una squadra con un’identità molto più chiara e un gioco corale; quella del 2017-18 era una formazione che si appoggiava spesso e volentieri sulle iniziative individuali di Chiesa per creare pericoli là davanti.
Soprattutto, era un gruppo devastato dalla scomparsa del proprio Capitano e che aveva fatto di quel dolore la sua forza. Tuttavia, nei valori mostrati prima di quel tragico 4 marzo aveva dimostrato di non valere più di un normale centro classifica.
La squadra di Italiano, come dichiarato giustamente dallo stesso allenatore, galleggia invece nelle posizioni europee fin dall’inizio del campionato. E gioca un calcio tra i più interessanti del campionato italiano. ...MA SOLITO PERICOLO.
Tuttavia, anche se i viola in questa seconda parte di stagione hanno dimostrato di essere una squadra solida, il pericolo dello scivolone inaspettato resta sempre dietro l’angolo. L’attenzione deve rimanere ai massimi livelli.
Soprattutto perché in mezzo tra le due sfide con Venezia e Salernitana c’è la semifinale di ritorno di Coppa Italia, da giocare a Torino contro la Juventus. Un big match che non deve distrarre Gonzalez e soci ma che certamente costerà qualcosa in termini di energie psicofisiche.
Sono due classiche partite trappola, anche perché la Fiorentina entrerà in campo con l’obbligo di vincere. La partita casalinga con gli arancioneroverdi, inoltre, inaugurerà un mini ciclo che sa di vero e proprio tour de force.
Cinque partite nel giro di due settimane: Venezia, Juventus, Salernitana, Udinese (salvo ulteriori rinvii) e Milan. Vietato rilassarsi, dunque. Già da alcune settimane il campionato è entrato nel suo periodo chiave. La prova più importante nelle prossime uscite dei viola sarà quella di mantenere la barra dritta a livello mentale.
Coccolati dal calore di Firenze, e questo non può che fare del bene.



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