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La Fiorentina a Napoli in cerca di continuità: Italiano chiede l'ultimo sforzo ai suoi

Italiano: grande stagione, ora l’ultimo sforzo per raggiungere il nostro obiettivo Amrabat e il Ramadan? Gli darò il tiramisù

Vedi Napoli, e poi? «Ripeti San Siro». Eccola la ricetta di Vincenzo Italiano: «Se vogliamo cercare di ottenere un risultato positivo dobbiamo giocare con la stessa personalità che abbiamo messo in campo con l’Inter». Anche perché, altrimenti, «rischiamo di esser presi a pallonate».

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Scrive il Corriere Fiorentino. Mancano otto tappe alla fine del campionato e la prossima, secondo Italiano, è la più difficile. «Giochiamo contro la squadra più forte d’Italia. Lo dico fin dall’inizio del campionato. Hanno qualità, fisicità, rapidità, tecnica.

Tutte le migliori caratteristiche possibili». Massimo rispetto, quindi, ma nessuna paura.

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Del resto se la Fiorentina è arrivata sul rettilineo finale con la possibilità di giocarsi l’Europa lo deve (soprattutto) al suo coraggio

Quella forza che, grazie all’identità portata in dote dall’allenatore, le ha permesso di andarsela a giocare a petto in fuori su qualsiasi campo, e contro qualsiasi avversario. Stavolta però, se possibile, servirà metterci ancora qualcosa in più.

Perché dall’altra parte c’è una formazione in piena lotta per lo scudetto che oggi, come non accadeva da un pezzo, sarà spinta da 60 mila tifosi. «Sarà dura — ha insistito Italiano — Per questo dico che in uno stadio del genere servirà grande personalità».

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L’ennesimo esame insomma, anche se i viola meritano (già) una promozione a pieni voti. «Abbiamo questo vantaggio, possiamo giocare con serenità perché il nostro è un campionato già ottimo e completare l’opera sarebbe come mettere la ciliegina sulla torta».

A mente libera, quindi, ma senza nascondersi, e cercando di proseguire su una strada che ha permesso a Biraghi e compagni di mettere insieme quattro risultati utili consecutivi. E, soprattutto, di trovare una solidità a lungo sconosciuta nella prima parte di stagione.

Certo, a proposito di esami, questo sarà particolarmente tosto per la tenuta difensiva. Contro gente come Oshimen ed Insigne, Zielinski e Politano, e contro una (triste) tradizione. In tutto il campionato infatti, la Fiorentina (lontano dal Franchi) è riuscita a mantenere la porta inviolata soltanto in un’occasione: contro l’Udinese.

Il 26 settembre scorso. «Non conoscevo questo dato — ha ammesso Italiano — Ma se fossimo capaci di non concedere nulla nemmeno contro attaccanti forti, lotteremmo per lo scudetto. Detto questo, proveremo a crescere anche sotto questo aspetto».

Farlo oggi però, appare particolarmente difficile

E non solo per la forza dell’avversario. La Fiorentina infatti arriva a Napoli senza Odriozola, Bonaventura e, soprattutto, Torreira. Uno che, parlando di equilibrio, non ha eguali. Al suo posto, spazio ad Amrabat. «Mi ha stupito, sono sicuro che farà una grande gara.

Se mi preoccupa il suo Ramadan? Gli darò il tiramisù... Scherzi a parte, è un leone». Per il resto formazione fatta, col solito dubbio. Chi insieme a Cabral (confermato) e Gonzalez? Sono in tre per una maglia con Saponara in vantaggio su Sottil e Ikoné.

In testa, un obiettivo: stupire. Come tre mesi fa. Quando, in Coppa Italia, la Fiorentina fu capace di andare a Napoli, segnarne 5, e prendersi la qualificazione.


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