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Kokorin, dove sei? Infortuni, lingua e un ingaggio altissimo. Italiano ci credeva, ma...

Qualche video in allenamento, un gol su rigore in partitella. Ma il russo è uscito totalmente di scena. Ha un contratto fino al 2024, ma è difficile venderlo

Un gol su rigore contro il Levico Terme a Moena in amichevole, un gol su rigorein movimento nell’ultima amichevole/sgambata contro la primavera della Pistoiese sabato scorso. Ufficialmente solo sei presenze e centoventuno minuti totali in stagione.

E' questo il bottino della seconda annata viola di Aleksandr Kokorin. Un minutaggio che, a più di un anno dal suo arrivo, conferma come l’operazione sia stata totalmente infelice. Per il momento, per il contesto e per quello che il calciatore non è riuscito a dare.

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Così scrive La Repubblica. INDIETRO. Scelto come vice Vlahovic a gennaio 2021 per offrire esperienza e non mettere un altro attaccante ingombrante accanto al serbo, Kokorin ha trovato grossi problemi fisici nei primi sei mesi in viola ma neppure in questa annata, iniziata in ritiro e in maniera regolare da un punto di vista atletico, è riuscito a lasciare traccia.

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Nella prima parte di stagione qualche apparizione c’è stata, vedi la maglia da titolare in coppa contro il Benevento, ma da gennaio in poi, con l’arrivo di Cabral e Piatek, il russo è scivolato ancora più indietro nelle gerarchie.

PROBLEMI. E pensare che Italiano e il suo staff avevano visto nel giocatore potenzialità: nell’ottica di rivalutare la rosa, uno degli obiettivi di inizio anno era proprio quello di fare un lavoro specifico sul russo, un lavoro arrestato però spesso di fronte a un problema di lingua - Kokorin parla pochissimo l’italiano e poco l’inglese - e di sovraccarichi muscolari.

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INGAGGIO ALTISSIMO. A pesare sul bilancio e sui giudizi di Kokorin resta l’operazione e la formula con cui è diventato un giocatore viola: cinque milioni per il cartellino e contratto di 1,8 milioni fino al 2024. Lo stipendio, uno dei più ingenti all’interno del monte ingaggi viola, è sproporzionato rispetto a quello che è stato dimostrato sul campo e anche di fronte a una cessione a gennaio tante squadre si sono tirate indietro per la cifra alta del suo contratto.

In estate la società proverà ancora a piazzare il russo, ma non sarà facile.


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