Kean sfiduciato, ancora a secco. La coppia con Piccoli non ingrana

Due punte, zero tiri in porta, tante palle perse e scarsa precisione nei passaggi sulla trequarti. Così gli attaccanti restano a secco

Affinità e compatibilità non sono concetti istantanei, ma il calcio esige risposte e i risultati — volenti o nolenti — sono la fotografia di quanto possano ritenersi funzionali determinate relazioni, sul rettangolo di gioco. In tal senso, dunque, l’appuntamento con la chimica tra Moise Kean e Roberto Piccoli non può che definirsi ancora una volta rimandato, scrive il Corriere Fiorentino.

A ZERO. La quarta partita di campionato — la terza in coabitazione — non ha creato l’eccezione: il reparto offensivo gigliato continua a stentare. Non solo e soltanto per gli zero gol segnati (i tre sigilli viola portano la firma di Mandragora, due, e Ranieri) ma per ciò che nell’arco delle gare fin qui disputate è stato non prodotto.

Impossibile definire dove inizino i demeriti della manovra viola e dove quelli del reparto d’attacco, ma le criticità dell’uno e dell’altro aspetto, di partita in partita, si sono ingrandite e poi intersecate a tal punto da diventare l’uno causa dell’altro e viceversa.

PERSI. Con il Como la squadra viola ha chiuso i secondi 45 minuti di gioco con 3 tiri totali — e nessuno in porta — e soli 6 tocchi nell’area avversaria (contro i 22 del Como). Kean e Piccoli non sono mai riusciti ad essere un fattore.

Il primo ha toccato 16 volte il pallone (4 nell’area ospite), ha collezionato 5 passaggi (2 nella trequarti avversaria) ha vinto solo 3 duelli su 7 e per 6 volte ha perso il possesso del pallone; il secondo ha toccato 21 volte il pallone con 9 passaggi (4 nella trequarti del Como), ha vinto solo 1 duello aereo su 7 e ha chiuso la sua gara al 77’ lasciando il campo a Dzeko con 8 palloni persi.

I due si sono cercati — e trovati — una sola volta. Kean ha cercato la conclusione due volte, Piccoli una, senza mai trovare lo specchio. La Fiorentina non è mai riuscita a essere efficace in fase di proposta, come testimoniato dal 55% di precisione passaggi nella trequarti lariana (peggior dato della stagione) a fronte del 76% della squadra di Fabregas.