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Kean, numeri in ribasso ma resta essenziale per la Fiorentina

Vanoli conta sull'apporto del centravanti classe 2000, nonostante il suo rendimento in termini di gol sia nettamente inferiore rispetto allo scorso anno

Come scrive La Nazione, Paolo Vanoli spera con tutto se stesso che domani, quando la sua squadra riprenderà ad allenarsi, arrivino buone notizie sullo stato fisico di Moise Kean. Che nonostante le buone prove di Piccoli e Gudmundsson nella sua prima uscita a Genova resta l’elemento attorno al quale l’allenatore conta di costruire il percorso salvezza della Fiorentina. 

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I numeri fin qui collezionati dal classe 2000 sono impietosi, specie se confrontati con quelli della passata stagione a questo punto del campionato: al momento il numero 20 è fermo a due reti segnate (il super gol alla Roma e il rigore del 2-2 col Bologna) mentre un anno fa l’ex Juve era già a quota otto centri messi a segno. Cinque in campionato in undici turni oltre alle tre totalizzate nelle prime cinque gare di Conference (playoff compresi, dove Kean era stato decisivo per la qualificazione alla fase a girone unico). 

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Serve dunque invertire il trend e la speranza è che i suoi numeri in azzurro (4 gol nelle ultime tre gare, con una media di un sigillo ogni 44’) possano essere trasportati anche in viola.


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