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Jovic e quelle qualità che hanno intrigato Italiano. Sfida Vlahovic per il Mondiale

Jovic è convinto di potersi rilanciare con Italiano, il tecnico può esaltare le sue caratteristiche. E nasce già la sfida a distanza con Dusan

In patria lo chiamano ‘Serbian Falcao’. Un po’ perché Jovic ricorda nelle movenze Radamel Falcao, un po’ perché l’attaccante colombiano è da sempre l’idolo del futuro centravanti della Fiorentina. Il soprannome ne tratteggia anche le caratteristiche.

Ariete d’area di rigore sì, ma fino ad un certo punto. Specialità della casa? Bravo nel giocare il pallone di prima e duettare con i compagni. Ed eccola qui la qualità che più di tutte ha intrigato Vincenzo Italiano. Perché è vero che il centravanti deve pensare a segnare, ma se a questo riesce ad abbinare una ‘regia’ offensiva tanto meglio.

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Così scrive La Nazione. SFIDA A VLAHOVIC. Qualità che non aveva Piatek, ad esempio, e che Cabral ha provato in ogni modo ad acquisire. Poco per Italiano e per come era stata strutturata la Fiorentina all’inizio della scorsa stagione.

Il predecessore faceva tutto in modo egregio: gol e giocate anche lontano dalla porta. Ma Dusan Vlahovic fa parte ormai del passato, mentre Luka Jovic a breve sarà il presente della Fiorentina. E se la sfida a Vlahovic è già lanciata in vista del Mondiale in Qatar, quando i due (insieme a Mitrovic) si giocheranno le maglie in attacco della nazionale serba, la cosa certa è che Jovic abbia scommesso ad occhi chiusi su mister Italiano per rilanciare la propria carriera.

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Consigliato dall’agente Fali Ramadani, convinto pure dal connazionale Milenkovic, non ha esitato.


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