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Italiano: "Spero che Milenkovic resti. Ritiro positivo, a Jovic serve ritmo. In Austria..."

Al termine della gara contro la Triestina, vinta per 4-0, ha parlato il tecnico della Fiorentina. Il suo è anche un bilancio del ritiro

Queste le parole di mister Vincenzo Italiano in conferenza stampa: "Concludiamo bene il ritiro con un'ottima prestazione, anche quella di ieri non mi era dispiaciuta. Oggi però alla grande, abbiamo giocato con ritmo. Abbiamo sbagliato poco e questa cosa mi è piaciuta soprattutto nel palleggio.

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Negli ultimi metri ci è mancata un po' di precisione. Concludiamo un ritiro nel quale abbiamo caricato tanto ed il bilancio è positivo". Su Jovic: "Jovic avrà questi alti e bassi, deve entrare nel ritmo. Le qualità ce le ha, non si dimenticano.

Però bisogna essere degli atleti, cercheremo di portarlo a reggere ritmi alti e poi dovrà essere determinante". Su Zurkowski: "Il ragazzo si conosce, non dovevamo scoprirlo qui. Purtroppo si è fatto male, ha giocato col dolore.

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Continueremo il ritiro, ha giocato in sistemi di gioco diversi, ma le qualità ci sono e si sono viste anno scorso. Lo valuteremo e poi prenderemo una decisione". Sugli esterni: "Il concetto è portare sempre più palle gol. Dobbiamo essere vogliosi di determinare in quel ruolo.

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Oggi siamo stati bravi ad entrare dentro l'area di rigore, ci siamo procurati tre rigori. L'obiettivo è arrivare lì, poi bisogna dar valore a ciò che si crea". Sul ritiro in Austria e le amichevoli con Galatasaray, Qatar e Betis: "Saremo coinvolti maggiormente sulla fase difensiva, contro avversari di più alto livello.

Sapevo che qui avremo giocato prevalentemente nella metà campo avversaria, adesso cambierà questa cosa e cercheremo di farci trovare pronti. Dobbiamo cercare di migliorare tutte le percentuali. Si riparte adesso, ognuno di noi deve alzare l'asticella e migliorare".

Sul bilancio del ritiro: "Sono contento, grossi problemi fisici non ne abbiamo avuti ed era il primo obiettivo. Abbiamo lavorato cercando di riconoscerci un po' di più nell'occupare lo spazio. Lo scorso anno abbiamo subito qualche ripartenza di troppo, abbiamo provato qualcosa e lo stiamo facendo bene.

Fisicamente siamo cresciuti, tanti sono migliorati in maniera esagerata. Per il momento siamo contenti". Su Ikoné: "Deve fare in tutte le partite quello che ha fatto oggi. Fantasia, spunto, superiorità numerica e deve buttarla dentro.

Gli si chiede quello, può essere determinante anche senza fare gol. Può guadagnare espulsioni, superiorità numerica... Da lui mi aspetto questo". Sui movimenti dei terzini: "Stiamo cambiando qualcosa, è vero. Vogliamo essere pronti sulle seconde palle e cerchiamo di mandarli più dentro il campo per evitare di prendere ripartenze".

Su cosa migliorare: "Si riparte sempre dai numeri. Sarò ripetitivo, ma vogliamo migliorare in tutto, anche nella mentalità che siamo riusciti a cambiare lo scorso anno. Possiamo ancora migliorarla. Anche oggi, se vogliamo, abbiamo abbassato un po' la guardia, un po' i ritmi.

Bisogna avere sempre il furore della squadra che non vuole mettere in pericolo le partite come è successo alcune volte lo scorso anno nei finali. Dobbiamo essere più velenosi, efficaci. La mentalità vincente inizia dal portiere e finisce al centravanti".

Su Milenkovic: "Mi auguro che sia ancora un calciatore della Fiorentina. Entrare in maniera così prepotente e netta e riuscire a cambiare il suo pensiero calcistico significa grande volontà e professionalità. Se c'è uno che fa a pieno quello che chiedo questo è Nikola.

ha cambiato totalmente il suo pensiero e l'approccio alle partite. Lavorare su altri calciatori presupporrebbe tempo, volontà e tante cose. Stiamo parlando di un giocatore di livello altissimo, che andrà a fare il Mondiale". Su Amrabat: "Anche qui sono contento di quello che siamo riusciti a fare.

A lui dovevamo cambiare qualche convinzione e certezza. Pensava di poter giocare solo in un assetto con due centrocampisti. Adesso se glielo dici si mette a ridere... Può migliorare nel giocare il pallone, ma se lo coinvolgiamo può essere un giocatore importante.

Sono contento della sua crescita, può migliorare ancora e può darci una grande mano".


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