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Italiano si appella al Franchi: "Ho bisogno dei tifosi per caricare me e la squadra"

Il tecnico punta anche sull'apporto dei tifosi che questa sera al Franchi saranno molto carichi per affrontare la Juve

Alla fine vuoi vedere che la sconfitta amarissima contro il Sassuolo ha avuto l’effetto di dare una carica maggiore alla Fiorentina in generale e Italiano, in particolare. «La preparazione a questa partita – conferma il mister alla viglia – è iniziata subito dopo la sconfitta di Sassuolo.

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Perché mi fa arrivare più arrabbiato e quando lo si è si diventa anche più attenti ai particolari». Scrive La Nazione. Particolari che alla fine possono fare la differenza in una sfida che non avrebbe bisogno di ulteriori motivazioni, come la presenza possibile di Dusan Vlahovic.

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Possibile, perché Allegri ha aperto alla possibilità che il centravanti serbo possa non essere nell’undici iniziale: «Saranno problemi di Allegri – il commento di Italiano –. Ma per noi, qualsiasi formazione ci sarà in campo, l’obiettivo non cambia.

Dobbiamo puntare a essere una squadra vera. E affrontare la partita con maturità visto che si gioca in due gare». Tornando alle motivazioni, Italiano alla sua prima partitissima Fiorentina-Juventus ha ben chiaro un aspetto non secondario: «So quanto è importante per la città.

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Ma anche per noi perché è una semifinale. E sappiamo che dobbiamo affrontarla da squadra attenta a tutte le situazioni. Giochiamo contro una grande squadra, che non perde da tredici partite. E noi per cercare di metterla in difficoltà dobbiamo fare una super gara».

E per farla la Fiorentina potrebbe avere un vantaggio in più rispetto agli avversari: «Abbiamo dalla nostra parte l’ambiente, il clima e quello che si percepisce per questa partita, per l’importanza che ha, per il fatto che siamo in semifinale.

E questa grande rivalità che c’è fra Fiorentina e Juventus la percepiamo e cercheremo di onorare al massimo questo tipo di gara». E Vlahovic: «Sinceramente come lo stadio lo accoglierà non è tra le mie preoccupazioni. Mi auguro che lo stadio, come ha sempre fatto, ci spinga per cercare di ottenere un risultato positivo.

Qui quando la gente vuole diventa il dodicesimo e tredicesimo uomo. Ho bisogno della gente per cercare di trascinare i ragazzi e trascinare anche me. Quando il clima qui diventa caldo è bellissimo. Mi aspetto solo quello».


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