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Italiano: "Non siamo concreti, però abbiamo tirato tanto e concesso poco. Cresciuti tantissimo dalla partita di andata"

Le dichiarazioni dell'allenatore gigliato a margine della vittoria contro l'Empoli per 1-0

Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria con l'Empoli. Queste le sue dichiarazioni: "Potevamo sicuramente chiuderla prima. Nell'ultimo periodo non riusciamo a essere concreti, arriviamo sempre negli ultimi minuti dove le partite continuano ad essere vive e un minimo errore può costarci caro.

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Però abbiamo tirato in porta tante volte anche oggi e concesso poco. Siamo riusciti ad avere la possibilità di giocare in superiorità e ho visto la squadra gestirla bene. Penso che la vittoria sia meritata, è importante per la classifica.

Ora ci prepariamo per la prossima, la trasferta a Napoli. Con questa vittoria mi auguro si possa lavorare in modo più serena durante questa settimana". TANTE OCCASIONI SPRECATE. "Il fatto di avere tutte queste situazioni una dietro l'altra durante la partita lo ricerchiamo.

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La concretezza e il cinismo dipendono anche dai momenti di un campionato. Ci sono state partite in casa in cui abbiamo vinto 3 o 4-0 non tirando tantissime volte. Invece oggi abbiamo fatto 24 tiri e solo un gol. In questo momento gira così, però la squadra ha giocato e creato.

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Mi sono piaciuti i ragazzi, soprattutto quando siamo rimasti in superiorità numerica. Vediamo cosa riusciamo a fare nelle ultime partite". SU IGOR. "Stiamo facendo bene la fase di non possesso. Rispetto all'andata stiamo subendo meno gol.

Ogni tanto concediamo qualche situazione pericolosa, però sappiamo di dover correre qualche rischio. Tutto ciò è per la crescita dei singoli: chi inizia a lavorare bene dà anche un contributo al collettivo. Igor, Nico, Milenkovic, Biraghi, Venuti, Torreira; quando non abbiamo la palla sono sempre concentrati e attenti.

Quando sono arrivato se c'era un difetto di Igor era la poca attenzione, era un po' superficialotto. Invece ora sta migliorando giorno dopo giorno, io batto su questo punto perché se migliora questi difettucci può diventare un giocatore di livello.

Ha forza nelle gambe, è strutturato, ha qualità a giocare la palla. Bravo lui, si sta ritagliando uno spazio importante e ne sono contento". SU CASTROVILLI. "Pochi gol? Per riuscire a essere un uomo concreto in zona gol ci devi credere, lo devi volere.

Faccio l'esempio di Torreira: è un play e ha già 4 gol all'attivo, molti più di Castrovilli che è una mezzala che arriva sempre dentro l'area. E' una questione individuale, deve crederci ed essere più esigente con se stesso. Devo dire che rispetto all'inizio Gaetano sta crescendo in maniera incredibile, soprattutto dal punto di vista fisico.

Deve capire che ogni tanto deve essere un centrocampista da palleggio. Lui ama buttarsi dentro, ma ormai bisogna saper far bene tutte le fasi. Sono contento della sua crescita, rispetto a tanti altri all'inizio non stava facendo benissimo.

Cresce il collettivo, le soddisfazioni poi arrivano". VITTORIA DELL'EMPOLI VENDETTA SPORTIVA. "Ne ho parlato perché è stata una sconfitta che ci ha fatto malissimo. Venivamo dalla vittoria col Milan, in quel momento non riuscivamo a capire i momenti della partita.

Nel primo tempo avevamo creato i presupposti per fare più di un gol, nel secondo eravamo andati in vantaggio e a 4 minuti dalla fine del match stavamo vincendo. Da quella serata negativa siamo cresciuti tantissimo, oggi si è visto.

Anche nel primo tempo in parità numerica abbiamo creato tanti presupposti, nel momento in cui passi in superiorità si vede la maturità di una squadra". SU VLAHOVIC. "Stiamo parlando di un ragazzo del 2000, che deve ancora crescere.

Però è un fenomeno dal punto di vista della fame e della cultura del lavoro. Vuole diventare un campione. Sono convinto che stasera a livello mentale l'avrà preparata bene, perché non vuole mai perdere, è un affamato di vittorie.

Stasera lo guarderò e farò il tifo per lui".


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