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Italiano, le big lo snobbano. Ma la Conference può essere il trampolino

L’allenatore di Karlsruhe non è la prima scelta delle big e nemmeno del Bologna, ma un eventuale trionfo in Conference potrebbe cambiare il suo futuro

La stagione non è ancora finita ed è già iniziato il valzer delle panchine, che rispetto a qualche mese fa non vede Vincenzo Italiano tra i protagonisti assoluti. A gennaio con la Fiorentina in lotta per un posto in Champions, l’allenatore viola aveva manifestato alla dirigenza di voler cambiare aria nella prossima stagione, forte anche degli attestati di stima arrivati da Napoli, Juve, Milan e Lazio, oltre a quelli del Bologna e del Torino.

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La situazione però è cambiata nel corso del 2024. La Fiorentina si è involuta ed è scivolata all’ottavo posto attuale, e chissà quanto abbia inciso la decisione di sventolare la sua volontà di lasciare il capoluogo toscano nella testa dei giocatori.

Modi e tempi discutibili, specie se non si ha in mano un accordo definito. Inoltre, la modalità con cui è avvenuta l’eliminazione dalla Coppa Italia è un cliché visto e rivisto nei 3 anni a Firenze, al quale non ha saputo trovare rimedio.

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Nonostante sia rappresentato da un top-agent come Ramadani e uno stile di gioco riconosciuto, offensivo e moderno, i limiti sin qui palesati dalla sua filosofia non hanno convinto le big, visto che ad oggi Italiano è la prima scelta solo di Cairo.

Non proprio un salto di qualità, con tutto il rispetto per le ambizioni del club granata. E nonostante il grande rapporto con Sartori dai tempi di Verona, il Bologna continua a valutare profili come quelli di Vanoli, Farioli, il ritorno di Pioli e Palladino.

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La vittoria della Conference League potrebbe rappresentare un’ancora di salvataggio o un trampolino per Italiano. Dopo la sconfitta in finale della scorsa stagione, la Fiorentina era tra le principali candidate per la vittoria di questa edizione e ha confermato le aspettative sul campo con il raggiungimento delle semifinali, seppur con qualche difficoltà palesata nel percorso contro avversari modesti.

Il trionfo in quello che è il terzo torneo continentale per club potrebbe essere la chiave per convincere gli scettici e salire nelle graduatorie dei dirigenti delle big. Priorità quindi al Brugge, per tornare in finale e provare ad alzare la coppa.

Ma soprattutto per dare una gioia a Firenze e continuare la propria crescita professionale.


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