Italiano in versione psicologo: punta sull'orgoglio per risollevare il gruppo

L'allenatore sperava di avere Vlahovic fino a fine stagione, così come la squadra. Ora deve ricominciare quasi da capo con l'inserimento dei nuovi

Per capire come Vincenzo Italiano abbia accolto la cessione di Vlahovic non serve chissà quale esercizio d’immaginazione. Bastano le parole del mister insomma per spiegare quanto sia stato il dispiacere per una partenza che, fino all’ultimo, ha sperato potesse essere evitata.

Così scrive il Corriere Fiorentino. DA PSICOLOGO. «Non vedo l’ora che il mercato chiuda», aggiunse poi Italiano. Com’è andata a finire si sa. La pressione della società sul giocatore, le (reiterate) dichiarazioni di Barone prima e Pradè poi, fino alla maxi offerta della Juventus.

E così, oggi, Italiano è un allenatore costretto a ripartire (quasi) da zero. Il gruppo (così come il mister) era convinto che Dusan avrebbe terminato la stagione in viola e chi frequenta il centro sportivo assicura che nei giorni scorsi l’umore nello spogliatoio non fosse dei migliori.

Anzi. Sembra di tornare ai primi giorni nel ritiro di Moena, quando il tecnico agì prima di tutto da psicologo. ORGOGLIO. Ora dovrà spingerli a trovare nuove motivazioni. Il tasto toccato in queste ore è quello dell’orgoglio.

Della serie: «Siamo arrivati dove siamo anche grazie a Dusan, sta a noi adesso dimostrare di poterci restare anche senza». Italiano insomma è ripartito se possibile con più determinazione prima e la squadra è totalmente al suo fianco.