Italiano, ieri confronto di un'ora con i dirigenti. Con la Lazio toccherà a Piatek

Senza i Nazionali e con Biraghi febbricitante a Coverciano, i viola hanno ripreso ieri gli allenamenti. Per lo spareggio europeo toccherà al polacco

Il primo ad arrivare, tra gli ultimi a venir via. La copertina del giorno del ritorno al lavoro in casa viola se l’è presa ancora una volta Vincenzo Italiano che ha iniziato a preparare la ripresa del campionato al centro sportivo Astori in un inedito alone di incertezza.

«Speriamo che questo mercato finisca presto» aveva dichiarato il tecnico alla vigilia della trasferta di Cagliari, annusando - forse - che qualcosa di grosso sarebbe potuto in breve accadere. Così scrive La Nazione. CONFRONTO.

E in effetti gli ultimi accadimenti lo costringeranno presto a rivedere la fisionomia dell’attacco a sua disposizione. Dopo la seduta di ieri pomeriggio, Italiano è rimasto a colloquio con i suoi dirigenti all’interno dei campini per oltre un’ora.

Ancora un po’ di pazienza, dunque, anche se l’umore in casa viola non è per il momento teso (di fondo c’è la consapevolezza che, con l’addio di Vlahovic, si risolverà un problema che il club si trascinava da mesi). VERSO LA LAZIO.

Senza i 4 sudamericani viola (anche se Torreira è risultato positivo al Covid in Nazionale), da Coverciano è arrivata la notizia dell’attacco febbrile che ha visto protagonista Biraghi: il terzino ha lasciato il ritiro azzurro e si è sottoposto a un tampone di controllo il cui esito sarà noto solo oggi.

Sono ancora positivi i due membri del gruppo squadra che avevano saltato Cagliari. Protagonista della seduta è stato così Piatek, che in attesa di Cabral è chiamato a guidare l'attacco viola contro la Lazio il 5 febbraio al Franchi.