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Italiano e i cambi decisivi... grazie alla qualità in panchina. Con Nico e Castro è più facile

Due recuperi importanti, in attesa che possano tornare in condizione. Ma con Gonzalez e Castrovilli la Fiorentina alza parecchio il tasso tecnico

Dopo il Sassuolo in tanti hanno sottolineato la capacità di Italiano di 'vincerla con i cambi'. Sia perché i due gol sono arrivati dai subentrati, Saponara e Gonzalez, sia per la scelta del tecnico di giocarsela con una Fiorentina super offensiva nella ripresa.

Ma va detta un’altra cosa: Nico Gonzalez e Castrovilli, prima dei relativi infortuni, erano punti fermi di questa Fiorentina. La partita, quindi, ha sì ribadito l’importanza dei cambi, ma soprattutto quella di avere a disposizione giocatori di grande qualità.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. RIGORE PESANTE. Il pallone che Gonzalez ha posato sul dischetto, ad esempio, era di quelli parecchio pesanti. Tornava a giocare in serie A dopo i 9 minuti contro l’Inter del 22 ottobre, con un’autonomia ridotta e ancora tanta rabbia per l’infortunio che gli ha impedito di vincere il Mondiale sul campo.

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Proprio in vista del Mondiale, in autunno, la società parlava di un giocatore con la testa altrove. Quel rigore, insomma, a tempo scaduto, valeva tre punti e la possibilità di mettersi alle spalle tutto questo. Aveva un peso specifico enorme.

Come dimostra l’esultanza commossa, e il gesto che ha fatto subito dopo, mostrando lo scudetto del club e indicando il terreno col dito. Come a dire: «Io resto qua». QUALITA'. Anche Castrovilli non si è risparmiato nei 45' giocati contro il Sassuolo, un tempo intero dopo il lungo infortunio.

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Ci ha messo lo zampino anche nell'azione del rigore, ma in generale, quando muove il pallone si percepisce che ha una marcia in più, per tecnica e visione di gioco, rispetto a molti dei compagni. Non ci sono dubbi: con «Nico» e «Castro» al 100% sarà una squadra più forte.


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