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Inter, i viola di traverso. Ikonè sfiora il colpaccio. Italiano conferma la bravura tattica

L'analisi del Corriere dello Sport: i nerazzurri frenano per lo scudetto, la Fiorentina invece se la gioca meglio sfiorando la vittoria

L'Inter ha smesso di vincere e il sogno scudetto da ieri sera è un po' più lontano. Sia guardando la classifica, sia analizzando il rendimento dei campioni d'Italia da febbraio in poi: appena 7 punti conquistati nelle ultime 7 giornate di campionato, attacco inceppato, condizione atletica e autostima a picco.

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Ad acuire il momento non facile degli uomini di Inzaghi ha contribuito la bella Fiorentina di Italiano che nel recupero ha avuto la chance, sprecata da Ikoné al 93’ solo davanti ad Handanovic, di portarsi a casa i tre punti. A conti fatti non avrebbe rubato niente.

Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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RIMONTA (STAVOLTA) A META'. All'andata al Franchi i campioni d'Italia avevano vinto per 3-1 in rimonta, mentre stavolta la rete di Dumfries ha solo pareggiato quella di Torreira: oltre non sono riusciti ad andare i nerazzurri.

Durante la sosta Inzaghi dovrà inventarsi qualcosa, altrimenti è concreto il rischio di "buttare" una stagione che a tratti è stata esaltante, nonostante le dolorose cessioni estive di Lukaku e Hakimi.

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FISCHI. Il secondo 1-1 consecutivo dopo quello in casa del Torino non è stato accolto bene da una parte di San Siro che ha fischiato, mentre Handanovic e compagni venivano comunque incitati dalla Curva Nord.

L'Inter non è più la formazione spietata, concreta e con un bel gioco che a fine gennaio sembrava aver ipotecato lo scudetto. Il ko nel derby è stato un pugno da ko, ma le gambe del gruppo si sono piegate anche per i troppi impegni ad alto quoziente di difficoltà in calendario a febbraio.

Adesso il gruppo ha smarrito la fiducia e ieri è arrivata la conferma in un primo tempo nel quale c'è stata più Fiorentina che Inter. Nonostante la necessità di vincere per restare in corsa per lo scudetto, i nerazzurri sono scesi in campo contratti e hanno sbagliato l'approccio.

Come già accaduto domenica contro i granata. Due errori consecutivi del genere chi ambisce al tricolore non può permetterseli perché rincorrere prosciuga le energie.

BELLA VIOLA. Se l'Inter non brilla più, al Meazza Italiano ha confermato la sua bravura tattica.

Ha chiesto coraggio e aggressività, spedendo Torreira sulle tracce di Calhanoglu, e la Fiorentina ha coperto meglio gli spazi. Il ritmo dei viola era più alto e gli esterni offensivi creavano costanti pericoli. Così, nonostante lo 0-0 all'intervallo, gli ospiti avevano destato un'impressione migliore.

L'Inter ha iniziato meglio la ripresa, ma è stata la Fiorentina a segnare con una bella azione costruita da Castrovilli, rifinita da Gonzalez e conclusa da Torreira. I campioni d'Italia hanno reagito con rabbia, trovando il pari grazie a Dumfries, ma poi non hanno sferrato il pugno del ko.

Le squadre si sono allungate e Inzaghi ha ritardato troppo le sostituzioni di Dzeko e Martinez. Il fortino dei viola così ha retto e a 2' dal termine Sanchez, già autore dell'1-1 last minute di Torino, ha trovato sulla sua strada una coscia di Biraghi che gli ha negato il 2-1.


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