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Inchiesta plusvalenze, da Agnelli a Paratici: chieste lunghe inibizioni. Venerdì la sentenza

Dodici mesi per Agnelli, 16 per Paratici, 12 per Ferrero, 11 per De Laurentiis e Corsi. Venerdì il primo grado: la tesi della Procura...

Richieste pesanti per cercare di smantellare un sistema, quello delle plusvalenze gonfiate, che non aiuta un mondo del calcio che mai come adesso vuole ritrovare sostenibilità e stabilità e su cui fino ad oggi non si è mai riusciti a intervenire davvero.

Ieri mattina a Roma, nella prima giornata del processo sulle plusvalenze fittizie (tutto in videoconferenza), la Procura Figc guidata da Giuseppe Chinè ha chiesto al Tribunale federale sanzioni importanti soprattutto per i dirigenti (salvaguardando in qualche modo i club) che, stando all’accusa sportiva, plusvalenza dopo plusvalenza, sono riusciti ad avere significativi vantaggi nel bilancio.

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Così scrive La Gazzetta dello Sport. JUVE. Delle 11 società e dei 61 soggetti deferiti, la posizione più difficile è quella della Juventus, presente in 15 operazioni delle 18 su cui ruota l’inchiesta. Sono stati richiesti 12 mesi per il presidente Agnelli, 16 mesi e 10 giorni di inibizione per Fabio Paratici (oggi al Tottenham, ma li sconterebbe anche lì), 6 mesi e 20 giorni per Cherubini, 8 per Nedved e gran parte del Cda bianconero.

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Per il clubun’ammenda di 800 mila euro. Nelle stagioni 2018-19 e 2019-20, quelle oggetto d’indagine, Paratici ha sottoscritto 32 contratti di giocatori “supervalutati” in base ai criteri stabiliti dalla Procura che, per la prima volta, ha provato a dare una valutazione reale ai calciatori (chiamata all’interno del deferimento “valore rettificato”).

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Si tratta soprattutto di giocatori poco noti (ad esempio Elia Pietrelli, classe 2001 oggi alla Carrarese, passato dalla Juve al Genoa per 8 milioni ma valutato dalla Procura 1 milione), mentre i nomi più importanti sono quelli di Nicolò Rovella (prezzo 18 milioni, valore rettificato 6) e Emil Audero (prezzo 20 milioni, valore rettificato 13).

Non ci sono Pjanic e Arthur, i cui costi sono apparsi congrui anche all’accusa, ma compaiono Marques e Pereira, inseriti con valutazioni “anomale” nella famosa operazione tra i bianconeri e il Barcellona. Sono poi 3 i contratti con i valori gonfiati firmati da Cherubini: in tutto i giocatori del mercato juventino con valutazioni ritenute troppo alte sono 35.

NAPOLI. Anche il Napoli è stato colpito duro per l’affare con il Lilla che ha portato in azzurro Osimhen: chiesti 11 mesi e 5 giorni per il presidente Aurelio De Laurentiis, 6 mesi e 10 per la moglie e i figli Edoardo e Valentina e 9 mesi e 15 giorni per l’a.d.

Andrea Chiavelli. Per il clubmulta da 329 mila euro. In quella operazione, non solo ballano oltre 21 milioni sul costo di Osimhen (71,2 contro 52 di valore rettificato), ma a far sgranare gli occhi sono le valutazioni dei giocatori spediti (con scarso successo) in Francia: Karnezis (5,13 milioni contro 500 mila euro), Liguori e Manzi (4 milioni contro 100 mila) e Palmieri (7 milioni contro 100 mila).

Restando alle società di A: chiesti 12 mesi per Massimo Ferrero e 195 mila euro alla Samp; per l’Empoli 11 mesi e 15 giorni al presidente Corsi e 42 mila al club; per il Genoa 6 mesi e 10 giorni per Preziosi più una multa di 320 mila euro.

DIFESA. Il processo di primo grado riprenderà domattina, quando saranno ascoltate anche Juventus e Napoli ed è atteso l’intervento diretto di alcuni dei maggiori protagonisti dell’inchiesta a partire da Paratici. La difesa è chiara: viene contestato in particolare il metodo con cui la Procura ha definito il “valore rettificato” dei giocatori.

I criteri scelti (età, ruolo, storia sportiva, storia dei trasferimenti, contratto di lavoro) non vengono ritenuti validi e attendibili, quindi il risultato sarebbe privo dell’oggettività richiesta per poter parlare di illeciti e sanzioni.

È questo il nodo principale del processo: l’inedita impalcatura costruita dalla Procura reggerà? E se tenesse in primo grado (venerdì la sentenza), riuscirà a farlo anche davanti alla Corte sportiva d’appello a metà maggio?


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