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Il volo a metà delle ali. Italiano: "Devo entrare io a fare gol?"

Gonzalez fa l'assist a Torreira ma non concretizza altre occasioni, idem Saponara. Ikonè invece spreca nel recupero

A metà del primo tempo, dopo l’ennesimo rimpallo nell’area di rigore nerazzurra, Italiano si è rivolto alla sua panchina sconsolato: «Ma devo entrare io a fare gol?», ha riportato il bordocampista di Dazn.
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Poi però, dopo il fischio finale, è stato il primo a consolare Ikonè per quell’occasione che ha chiuso la sfida di San Siro. «Gonzalez e Saponara potevano fare meglio sotto porta — racconta Italiano a fine gara — mentre Ikonè deve essere più concreto perché in allenamento fa sempre gol.

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Forse avrebbe potuto provare a saltare il portiere però vedrete che alla lunga verranno fuori le qualità di tutti. Sono convinto sia solo frutto del caso se sbagliamo molto davanti alla porta». Così scrive il Corriere Fiorentino.

SENZA FINALIZZAZIONE. Le difficoltà di un gruppo di esterni che non riesce a sbloccarsi sotto il profilo delle realizzazioni. Dal pareggio raccolto contro l’Inter, il quinto in stagione, i viola escono con la convinzione (rinforzata) di poter continuare a correre per un piazzamento europeo, ma con i soliti rimpianti per una cattiveria sotto porta che continua a mancare.

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Se Piatek ha fatto poco per liberarsi dalle marcature e ricevere palloni dalle fasce, né GonzalezSaponara, soprattutto nel primo tempo, sono riusciti a mettere in pratica quel ruolo da attaccante puro che Italiano chiede ai suoi esterni, quanto a Ikonè lo spunto nel recupero resta tra i migliori della serata ma pur sempre senza la finalizzazione decisiva.

SOLO ASSIST. Restano quindi otto i gol in totale in campionato per i cinque esterni. Almeno Gonzalez ha fornito l'assist vincente a Torreira, il quinto passaggio determinante della sua stagione. All’argentino, ancora una volta tra i più bersagliati dai difensori, in particolare da Bastoni, è mancata la giusta freddezza visto che dei tre tentativi della prima frazione di gioco solo uno ha obbligato Handanovic alla parata.

Dall’altra parte anche Saponara è parso, per una volta, poco preciso al momento del tiro, con almeno due occasioni nelle quali è mancato il tempismo giusto per liberarsi e concludere.


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